28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Cessione Milan

Milan, Berlusconi pronto a cedere al governo cinese

Prende forma l’offerta cinese, annunciata da Silvio Berlusconi un paio di giorni fa. Dietro la misteriosa lady orientale, di cui è stata svelata finalmente l’identità, ci sarebbe il governo cinese e addirittura il presidente Xi Jinping.

MILANO - Quando qualche settimana fa iniziò a circolare la voce secondo cui dietro la misteriosa cordata di Richard Lee poteva addirittura esserci il governo cinese, in molti hanno alzato le spalle con un’aria di sufficienza quasi a dire «si vabbè, adesso il Milan è diventato un affare di stato».
Ebbene, oggi le indiscrezioni emerse in quel frangente cominciano a prendere corpo e sostanza e quello che sembrava una sorta di segreto istituzionale sta per essere svelato.

PROPRIO MENTRE BERLUSCONI TRATTAVA CON MR. BEE… - Il primo tassello per ricomporre il puzzle è stato l’identificazione della dama orientale, la misteriosa donna dagli occhi a mandorla che nei primi giorni di maggio ha monopolizzato l’attenzione dei media, oltre che quella di tutto l’entourage del presidente Berlusconi. Nei giorni tra il 2 e il 3 maggio, proprio mentre il patron del Milan incontrava Bee Taechaubol dando vita a tutta una serie di congetture su un affare che sembrava praticamente concluso, la dama cinese, accompagnata da autista personale e addetto alla sicurezza dell’ex premier, iniziava una sorta di visita guidata attraverso tutti i templi della cultura milanista: lo stadio San Siro, Casa Milan con il museo rossonero, e naturalmente Villa San Martino, residenza di Silvio Berlusconi, ponendo le basi per la trattativa del secolo.

SVELATA L’IDENTITÀ DI LADY CHINA - Ora «Lady China» ha finalmente un nome ed anche un ruolo istituzionale: si chiama Wang Xingxian, direttore della commissione «The power of dream, come with love» dell’organismo Apecf, un nome che ricorda più un’associazione benefica fondata dai figli dei fiori, ma che invece è una sorta di consorzio d’imprese creato dal Governo cinese per incrementare gli investimenti in Europa. Ed è stata proprio lei la portatrice sana della proposta d’acquisto targata Cina, quantificabile in circa 580 milioni di euro per l’acquisizione immediata del 51% del Milan.

LA PROMESSA DI BERLUSCONI - Proposta che Silvio Berlusconi aspettava, visto il rapporto ormai quasi amichevole con Xi Jinping, presidente della Repubblica popolare cinese e segretario del Partito Comunista. Sembra addirittura che tra i due fosse in ballo una specie di promessa, risalente al 2009 quando l’attuale leader cinese, forte di una passione inesauribile per il gioco del calcio e ovviamente per il Milan, chiese all’allora presidente del Consiglio se il club rossonero fosse in vendita. La risposta fu una battuta ma anche un impegno: «Se dovesse mai esserlo, lo saprai per primo».
Detto, fatto, a distanza di sei anni, quella che sembrava poco più di una boutade, potrebbe rivelarsi la base per una delle operazioni finanziarie legate al calcio più clamorose della storia.
E il tifoso milanista finalmente ritorna a sperare.