3 ottobre 2025
Aggiornato 02:30
Calcio-Coppa Italia

Super Pazzini, scaccia Destro e salva Inzaghi

Preziosa qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia per il Milan, trascinato da bomber Pazzini. Ottima prestazione anche del nuovo acquisto Cerci, di El Shaarawy e Abate. Partita ricca di occasioni da gol e anche di episodi che hanno provocato alcune discutibili decisioni arbitrali.

MILANO - Quando sei con l’acqua alla gola hai solo due opportunità: emergere e ricominciare a respirare oppure affondare definitivamente. Ebbene, il Milan, arrivato al primo delicatissimo bivio stagionale, ha fatto la sua scelta, regalando così un sorriso agli 8.000 coraggiosi che hanno deciso di sfidare freddo e umidità per assistere dagli spalti di San Siro al match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia tra Milan e Sassuolo.

PAZZINI, GOL E PRESTAZIONE DA INCORNICIARE - Partita sulla carta estremamente difficile, se non altro per gli spettri evocati dal Sassuolo, squadra kryptonite per il Milan, a maggior ragione se affrontata nel mese di gennaio. Stavolta però, quella messa in campo da Inzaghi, è sembrata subito un’altra squadra rispetto a quella molle e impaurita di appena una settimana fa. Merito senza dubbio dell’innesto di Giampaolo Pazzini, intenzionato in tutti i modi a cancellare il nome di Destro dalla lista della spesa di Galliani, del nuovo acquisto Alessio Cerci, portatore sano di vitalità, creatività e tanto entusiasmo, di Stephan El Shaarawy, rinvigorito dalla panchina punitiva rimediata a Torino, di Ignazio Abate (quanto è mancato in questo periodo), ma nel complesso di un atteggiamento diverso di tutti gli undici in campo.

RIGORE DUBBIO CONCESSO AL SASSUOLO - La differenza è stata un consistente numero di palle gol costruite, due belle reti realizzate (meravigliosa per esecuzione la prima di Pazzini, da applausi per la costruzione della manovra la seconda di De Jong) e soprattutto la capacità di non farsi rimontare come troppo spesso è capitato al Milan in questo inizio di stagione.

La cronaca potrebbe essere ricca e abbondante, vista la quantità di episodi salienti da segnalare, ma teniamoci allo stretto indispensabile: il vantaggio rossonero grazie a Giampaolo Pazzini, bravo a battere Pomini con una mezza rovesciata su assist di Cerci nel finale del primo tempo; il gol annullato al croato Vrsaljko per un fuorigioco millimetrico che ha scatenato le proteste di mister Di Francesco; il pareggio del Sassuolo favorito da un discutibilissimo rigore assegnato dall’arbitro Tommasi e realizzato da Sansone; il gol della vittoria di De Jong a quattro minuti dal termine al termine di un’azione messa in moto da un assist al bacio di Daniele Bonera, si avete capito bene, proprio Bonera.

DE JONG: VITTORIA CHE DÀ FIDUCIA PER 3° POSTO -  Al termine del match, Nigel De Jong, match winner della sfida, ha mostrato lo sguardo felice di chi sa di aver fatto qualcosa di importante per sé e per la squadra: «Non é importante chi segna il gol, ma vincere - ha provato a schermirsi il centrocampista olandese nel dopopartita -. Oggi non era una gara facile perchè il Sassuolo è forte, ma dovevamo vincere e l'abbiamo fatto. È la prima vittoria di questo nuovo anno ed è fondamentale per la nostra fiducia. Ora tutti al lavoro per il prossimo match di campionato contro l’Atalanta».