19 marzo 2024
Aggiornato 04:00
Tensioni nella maggioranza

Graziano Delrio: «Da premier Renzi non avrebbe accettato di lavorare in un clima di tale tensione»

Il capogruppo PD alla Camera: «Il premier Giuseppe Conte cambi passo ma se non c'è quello spirito che porta a confrontarsi e cercare compromessi per il bene del Paese, è inutile vivacchiare»

Graziano Delrio, capogruppo del PD alla Camera
Graziano Delrio, capogruppo del PD alla Camera Foto: ANSA

ROMA - Il premier Giuseppe Conte «cambi passo» ma «se non c'è quello spirito che porta a confrontarsi e cercare compromessi per il bene del Paese, è inutile vivacchiare, un governo simile non durerebbe e sarebbe un errore». Sono le parole di Graziano Delrio, ex ministro e capogruppo del Pd alla Camera, in un'intervista al Corriere della Sera. «Senza un cambio di passo si fa complicato mostrare al Paese che questa maggioranza è in grado di risolvere» i problemi e «se non abbiamo la forza di fare quel cambiamento che protegga la società italiana» allora «meglio essere seri e consentire che ognuno si misuri con il volere del popolo» e andare al voto.

Renzi, con Italia Viva, uscirà dalla maggioranza? «Spero proprio di no... Da premier Renzi non avrebbe accettato di lavorare in un clima di tale tensione. Credo che lui per primo se ne renda conto che è urgente cambiare strada», risponde Delrio. «Se ognuno pensa di vincere la partita da solo la squadra perde», avverte Delrio sottolineando che «Conte deve fare l'allenatore": «Il mio Conte - aggiunge ricordando la propria fede calcistica - è un grande allenatore», «se però l'Inter fosse in fondo alla classifica, la sua fama non sarebbe duratura» pertanto «allenatore e giocatori si giudicano dai risultati».

Per il governo «il primo tempo è finito zero a zero» ma «abbiamo in campo sfide da far tremare i polsi» per il prossimo futuro, finora «abbiamo fermato la corsa dello spread, messo più soldi in tasca ai lavoratori, promosso investimenti verdi e impedito l'aumento dell'Iva». E su tutti questi punti «il ministro Gualtieri ha fatto il massimo e bene» ma ora si tratta di ritrovare «l'armonia e che parta quella seconda fase di cui il governo ha bisogno». Dunque, sottolinea, «il premier dovrà fare in modo che si entri in una fase molto più fattiva» in quanto «non siamo più nel momento dei rinvii» e «c'è bisogno che Conte faccia la sintesi dei tavoli di lavoro».

Riforma prescrizione sbagliata

«Noi abbiamo già criticato più volte la riforma sulla prescrizione che è stata approvata dal precedente governo di cui il Ministro Bonafede è portatore. Per me è una riforma sbagliata sulla prescrizione. L'abbiamo già corretta, cercato di correggere dopo il primo grado. Si cercherà di mettere ulteriori correttivi. Ma come tutti sanno in un lavoro di governo le cose si conquistano piano piano, discutendo serenamente. Non imponendo degli ultimatum o delle minacce. Con gli ultimatum e le minacce i governi non durano». 

Boccia: «Clima fibrillazione non aiuta»

Nel Governo c'è un «clima di fibrillazione che non aiuta». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, all'inaugurazione del master in giornalismo della Luiss. «Specialmente - ha aggiunto - in una fase in cui l'economia rallenta all'interno del paese e in chiave globale dato anche l'effetto del Coronavirus, il che imporrebbe concentrarsi su tre pilastri fondamentali che sono: infrastrutture, risolvendo il nodo risorse, inclusione giovani con un grande piano di formazione e semplificazione. Tutto dovrebbe avere un obiettivo per il paese che è l'incremento dell'occupazione».

Malpezzi: «Impossibile un Conte ter»

«Il governo ha avuto una serie di tensioni ma le cose che ci uniscono sono più di quelle che ci stanno dividendo": così Simona Malpezzi, Pd, sottosegretaria ai Rapporti col Parlamento, oggi alla trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. Crede ci sia la possibilità di un Conte Ter? «Mi pare sia impossibile, lo escluderei, anche se la politica ci ha abituato a tutto». Come si sente a dover vivere quotidianamente questi litigi con Matteo Renzi? «Non ho litigato con Renzi, io non amo litigare: le energie negative fanno invecchiare».