Nicola Zingaretti rinnova l'«avvertimento» agli alleati: basta sgambetti
Il Segretario del PD riunisce i suoi: «Così prima o poi si rompe». Matteo Renzi ribadisce che per lui le elezioni sono lontane: «Ora partito No Tax»
ROMA (ASKANEWS) - Un nuovo avvertimento, il Pd manda ancora un messaggio agli alleati di governo, o meglio a M5s e Italia viva: basta sgambetti. Sono ormai quasi quotidiani i moniti che arrivano da Nicola Zingaretti e Dario Franceschini, il segretario Pd e il capodelegazione del partito al governo continuano ad avvertire i compagni di strada più bizzosi che se si va avanti così il rischio è che alla fine «la corda si rompa». Zingaretti e Franceschini lo hanno ripetuto ai ministri Pd e ai capigruppo del partito stamattina presto, preoccupati anche per l'aggrovigliarsi della crisi Arcelor-Mittal.
Il leader Pd, peraltro, sa che tra molti parlamentari - tanti ancora gli ex renziani - serpeggia parecchio malumore per il ruolo un po' schiacciato in cui si ritrova il partito, stretto tra le continue incursioni renziane e le fibrillazioni M5s. Molti parlamentari vorrebbero un Pd più protagonista, anche nella comunicazione, e non costretto solo a giocare di rimessa sulle iniziative degli alleati.
Zingaretti: «Basta sgambetti»
Anche per questo Zingaretti e Franceschini provano a far capire che questo gioco non può durare all'infinito. Il timore del leader Pd è che, anche al di là delle intenzioni di Renzi o Di Maio, la situazione possa arrivare per inerzia a un punto di non ritorno. E il Pd non vuole subire tempi e iniziative degli alleati che, troppo spesso, sembrano avversari.
Anche in pubblico, parlando a margine di una iniziativa al circolo Pd della Magliana, Zingaretti chiarisce: «Noi non vogliamo andare alle elezioni, vogliamo che il governo governi bene. Credo che sulla manovra ci siano moltissime cose buone». Tutto questo, precisa, è possibile se si lavora per «governare bene, senza polemiche, senza sgambetti».
Renzi ribadisce che per lui le elezioni sono lontane
Il leader di Italia Viva alla radio preferisce prendere di mira Matteo Salvini. «Per i prossimi tre anni Salvini sta all'opposizione perché si vota nel 2023». Per l'ex premier poco importa come andranno le prossime regionali, «tutto ciò che avverrà in Emilia-Romagna, in Calabria, in Toscana, in Liguria, lo vedremo a tempo debito». Sulle tasse però non molla: «Ora la priorità è fare un partito 'No Tax'». E Davide Faraone continua a punzecchiare: «Anziché fare vertici sulle insofferenze riguardo alle nostre iniziative per il Paese, noi di Italia Viva parteciperemmo volentieri a confronti che mettano un punto finale sul balletto degli aumenti delle tasse».
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