19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Trattativa M5s-PD

Carlo Calenda si è dimesso dal PD

L'amaro sfogo di Calenda in una lettera a Zingaretti e Gentiloni: «Lascio una dirigenza di cui non mi sento parte. Governo nato dal trasformismo»

Carlo Calenda
Carlo Calenda Foto: ANSA

ROMA - Con una lettera al segretario e al presidente del Pd, Nicola Zingaretti e Paolo Gentiloni, l'ex ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda ha annunciato le sue dimissioni dal partito non condividendo l'accordo che si sta profilando con il M5s per formare un nuovo governo. «Penso che in democrazia - riporta le lettera - talvolta si possa e si debba fare accordi con chi ha idee diverse, ma non con chi ha valori opposti». Poco prima in un tweet Calenda aveva scritto: «Da democratico non ho paura delle elezioni. Cercare di salvare la democrazia dalla democrazia conduce alla dittatura. Tentare di farlo attraverso compromessi sui valori conduce al rafforzamento della destra e al discredito».

Richetti: «Preferisco irrilevanza a incoerenza»

«Devo delle spiegazioni del mio voto contrario alla direzione del Partito Democratico di oggi. Per la terza volta si riunisce una direzione che ascolta, esprime vaghi e condivisibili concetti legati alla responsabilità e al 'viene l'Italia prima di tutto', salvo poi fare seguire comportamenti in totale libertà rispetto a quanto detto. Alcune settimane fa, la direzione del nostro partito ha assunto un documento proposto da Carlo Calenda che escludeva accordi in questa legislatura con il Movimento 5 stelle. Abbiamo fatto il contrario». Lo afferma il senatore dem Matteo Richetti in una nota.