19 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Relazioni internazionali

Salvini parla della «Crimea liberata»

Il leader della Lega Nord Matteo Salvini in un messaggio ai partecipanti del Forum Economico internazionale di Yalta: «Grazie a voi, perché siete venuti, senza dubbio, nonostante il boicottaggio e i dubbi, ci sono tante persone che dicono No!»

YALTA - «Grazie a voi, perché siete venuti in Crimea, senza dubbio, nonostante il boicottaggio e i dubbi, ci sono tante persone che dicono No!». Così il leader della Lega Nord Matteo Salvini in un messaggio ai partecipanti del Forum Economico internazionale di Yalta, che si chiude oggi e dove sono presenti oltre 50 italiani tra politici (molti della Lega, ma non solo) e imprenditori, compresi due senatori della Repubblica Italiana. Salvini sottolinea di essere stato il primo politico europeo, leader di un movimento, ad arrivare nella «Crimea liberata».

La questione della Crimea
«I migliori auguri dall'Italia a tutti i delegati, i politici, i giornalisti e agli uomini d'affari, che si sono riuniti a Yalta per la ricerca e il recupero del rapporto tra l'Italia e la Russia, tra le nostre regioni il vostro meraviglioso territorio», afferma Salvini in un messaggio video postato su Youtube. La Crimea è diventato un nodo complicato dei rapporti con l'Occidente. Proprio quel nodo che sembra non potersi sbrogliare. La comunità internazionale, l'Ue, la Nato e l'Onu non riconoscono l'annessione russa della Crimea, considerandolo un pericoloso punto di rottura per il diritto internazionale. Per molti è stato proprio con quel passo, che è iniziato l'isolamento per il Paese di Vladimir Putin. Qualcun altro sostiene che la Crimea è sempre stata russa e attribuisce il passaggio all'Ucraina a un errore storico: quello che avrebbe commesso nel 1954 l'ucraino Nikita Khrushchev, quando era a capo dell'Urss, assegnando la penisola alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina: è l'argomento in mano anche ad alcuni partiti o movimenti di opposizione in Europa, che hanno scelto di sposare la causa russa, perché ormai non solo nelle presidenziali americane la Russia rappresenta un argomento chiave dello scontro politico. Tra questi anche la Lega Nord, il cui Salvini ha incontrato per la prima volta Putin a Milano a margine del vertice Asean (ottobre 2014) ed è poi apparso più di una volta a Mosca, diventando un volto conosciuto a questi paralleli. Come anche lo è il britannico Jeremy Corbyn. O dall'altra parte della barricata, la francese Marine Le Pen, la presidente del Front National e candidata all'Eliseo.