11 dicembre 2024
Aggiornato 12:30
Governo Lega-M5s

Salvini replica al «fuoco» incrociato dell'Europa: Moscovici si sciacqui la bocca

Molteplici richiami all’Italia dalle massime autorità economiche dell’Unione europea. Salvini replica così

Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini
Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini Foto: Annamaria Loconsole | ANSA ANSA

ROMA - «Il commissario Ue Moscovici, anziché censurare la sua Francia che respinge gli immigrati a Ventimiglia, ha bombardato la Libia e ha sforato i parametri europei, attacca l’Italia e parla a vanvera di tanti piccoli Mussolini in giro per l’Europa. Si sciacqui la bocca prima di insultare l’Italia, gli Italiani e il loro legittimo governo». Così il vice premier e inistro dell’Interno, Matteo Salvini, in replica al commissario europeo. Molteplici richiami all’Italia dalle massime autorità economiche dell’Unione europea sullo spinoso nodo della manovra che non sono affatto piaciuti al governo. 

Prima Moscovici, poi Draghi
Il primo, in mattinata, è giunto dal Commissario responsabile degli Affari economici, il francese Pierre Moscovici, che ha inquadrato il Belpaese come «un problema» nella zona euro, principalmente a causa del suo elevato debito pubblico che richiede una manovra «credibile». Il secondo, non meno pesante, è arrivato nel primo pomeriggio dal presidente della Bce, Mario Draghi, che ha avvertito come dopo i ripetuti cambiamenti retorici della politica negli ultimi mesi – con parole che hanno già «fatto alcuni danni» – ora «stiamo aspettando i fatti, e si vedranno nella legge di Bilancio».

La replica a Draghi
Draghi è stato interpellato sulla Penisola nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo della Bce. «In Italia le parole nell’ultimo mese sono cambiate spesso, ora – ha detto – stiamo aspettando i fatti e i fatti si vedranno nella legge di Bilancio, dobbiamo vedere e poi risparmiatori e mercati daranno il loro giudizio». «Ovviamente le parole hanno fatto alcuni danni, i tassi sono saliti per imprese e famiglie – ha detto ancora Draghi -. Tutto questo però non ha creato grande ripercussioni su altri Paesi dell’area euro: resta prevalentemente un episodio italiano. Detto ciò – ha però voluto concludere il capo della Bce – dobbiamo essere consapevoli che il presidente del Consiglio italiano, il ministro dell’Economia e il ministro degli Esteri hanno detto tutti che l’Italia rispetterà le regole. Ci atteniamo a quanto hanno detto». «Conto che gli italiani in Europa facciano gli interessi dell’Italia come fanno tutti gli altri Paesi, aiutino e consiglino e non critichino e basta» ha replicato Salvini.