25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Piovono critiche sul Def

Pil, l'ambiziosa scommessa di Renzi e Padoan sulla crescita: «Vedremo chi ha ragione»

Sulle stime contenute nella Nota di aggiornamento del Def piovono le critiche di Bankitalia, dell'Ufficio parlamentare di bilancio e della Corte dei Conti. Ma il ministro Padoan replica che sono obiettivi «realizzabili»

ROMA – Secondo Bankitalia l'obiettivo programmatico del governo sul Pil del 2017 è quantomeno «ambizioso». Ma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ribadisce che è anche «realizzabile» grazie alla manovra espansiva che l'Esecutivo sta preparando. Di certo c'è che i tempi sono strettissimi, perché entro il 20 ottobre il governo deve approvare la manovra finanziaria.

Le critiche al Def di Bankitalia e Upb
Il Def del governo Renzi contiene degli obiettivi «ambiziosi» secondo Bankitalia. E anche l'Ufficio parlamentare di bilancio è arrivato a bocciare il quadro programmatico definito dalla Nota di aggiornamento. Al centro delle discussioni c'è la previsione – ottimistica perfino per la Corte dei Conti – di un +1% per il Pil del 2017. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso dell'audizione alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, ha ribattuto che «non è una scommessa», perché gli obiettivi sono ambiziosi ma «raggiungibili».

La replica di Padoan
La critica mossa al governo Renzi da Bankitalia è chiara. Secondo il vicedirettore generale, Federico Signorini, nello scenario programmatico per il 2017, «la dinamica del prodotto è significativamente maggiore di quella del quadro tendenziale» e la previsione è basata su una composizione della manovra«sulla quale la Nota non fornisce informazioni di dettaglio». Ma il ministro Padoan sostiene che il governo «è intervenuto con un mix di interventi che agiscono simultaneamente sul piano della politica di bilancio, sul piano delle riforme strutturali e del sostegno agli investimenti».

L'Esecutivo ha tempo fino al 20 ottobre
E per il ministro dell'Economia sarebbe proprio questo mix a essere in grado «di spingere la crescita». Padoan ribadisce che il «il Pil programmatico non è una scommessa, ma la stima dell'effetto che la manovra produce sul prodotto» e si dice pronto a illustrare con «ulteriori dettagli le ragioni e gli ambiti di intervento sottostanti le stime presentate nel quadro programmatico della Nota di aggiornamento al Def» qualora lo richieda almeno un terzo dei componenti delle Commissioni competenti del Parlamento. Probabilmente questo accadrà molto presto, dato che il tempo a disposizione del governo per approvare la manovra finanziaria scade il prossimo 20 ottobre.