26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Economic Outlook

Ocse: il Pil mondiale supera il livello pre-Covid. Per l'Italia crescita al 6%

Secondo la capo economista dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Laurence Boone «lo shock si sta diradando», ma «i rischi restano elevati»

Ocse: il Pil mondiale supera il livello pre-Covid. Per l'Italia crescita al 6%
Ocse: il Pil mondiale supera il livello pre-Covid. Per l'Italia crescita al 6% Foto: Pixabay

L'economia globale prosegue nella ripresa, lo shock da crisi pandemica «si sta diradando», ma al tempo stesso «i rischi restano elevati» e in particolare si stanno addensando preoccupazioni sull'inflazione, che pure ancora non ha alzato la testa in tutti i Paesi. In un aggiornamento di interim del suo Economic Outlook, l'Ocse ha sostanzialmente confermato le previsioni di crescita globale, mentre ha rivisto al rialzo quelle sull'area euro e, limitatamente al 2021, sull'Italia.

Il Pil globale ha ora superato i livelli prepandemici, ma in moti paesi persistono ritardi su ripresa e occupazione, dice l'ente parigino. Ora sul 2021 stima una crescita globale del 5,7%, 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni del maggio scorso, mentre sul 2022 indica un più 4,5%, in questo caso rivisto al rialzo di 0,1 punti.

Sull'Italia l'Ocse ripropone le previsioni diffuse lo scorso 6 settembre nel rapporto sull'economia del Paese: più 5,9% del Pil 2021, rivisto al rialzo di ben 1,4 punti rispetto a maggio, e più 4,1% sul 2022, in questo caso tagliato di 0,3 punti. Sull'area euro, infine, l'Ocse prevede un più 5,3% quest'anno, dato rivisto al rialzo di 1 punto percentuale, e un più 4,6% il prossimo, in questo caso la revisione è stata di 0,2 punti al rialzo.

Secondo la capo economista dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Laurence Boone «lo shock si sta diradando», ma «i rischi restano elevati», ha affermato nella conferenza stampa del rapporto. E ha soprattutto posto enfasi sul rapido aumento della domanda e il rischio che metta ancor più sotto pressione prezzi e catene di approvvigionamento globali, dove si è già verificata una impennata sui costi di trasporto delle merci.

La Boone ha citato il costo medio di trasporto di un container dalla Cina alla costa est degli Usa: «è passato da 3.000 dollari - ha detto - a oltre 20.000 dollari». Secondo l'Ocse i rincari di materie prime e dei costi di trasporto internazionali stanno aggiungendo attorno a 1,5 punti percentuali a livelli attuali di inflazione nei Paesi del G20.

Il segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann ha ripetuto il mantra sulla necessità di procedere con le vaccinazioni anti Covid. Gli aiuti all'economia devono proseguire finché persiste l'incertezza e fino a quando si saranno recuperati i livelli di occupazione. Le Banche centrali devono mantenere politiche monetarie accomodanti, ma secondo l'Ocse ora «sono necessarie indicazioni chiare su tempi e portata entro i quali verranno tollerati eccessi inflazionistici».

(con fonte Askanews)