17 agosto 2025
Aggiornato 22:00
Il grillino contro Renzi

Di Maio: Pd da ricovero, 2 milioni di famiglie senza lavoro e produzione in discesa

In occasione del Restitution Day, il vicepresidente della Camera punta il dito contro il premier: i dati parlano di una produzione in discesa e di due milioni di famiglie senza lavoro mentre il Pd si preoccupa della legge elettorale

ROMA – Il Movimento 5 Stelle torna ad attaccare il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Governo. Luigi Di Maio, in occasione del suo intervento al a margine del Restitution Day organizzato dal M5S in Senato, ha commentato aspramente la condotta del Governo Renzi: «Mi sembra surreale che in un momento così difficile per il Paese, in cui abbiamo due milioni di famiglie senza lavoro e la produzione industriale sta calando, il maggiore partito di governo parli di legge elettorale: è da ricovero. È un'arma di distrazione di massa».

Riforma costituzionale non è riduzione spesa
Di Maio, in un passo del suo intervento, rivolge un altro affondo a Renzi: «Non tollero sentir dire il premier che la sua riforma costituzionale è la più grande riduzione della spesa pubblica della storia della Repubblica». E va avanti con l'accusa, il vicepresidente della Camera, specificando che «se tutti i parlamentari si tagliassero gli stipendi come facciamo noi si risparmierebbero 300 milioni di euro: significa 4 volte i risparmi della riforma costituzionale, e senza stravolgere la Costituzione».

Il M5S che cambia il Paese
Il vicepresidente della Camera e membro del direttorio M5S, introducendo il quinto Restitution day del Movimento 5 Stelle, a Palazzo Madama ha affermato: «Noi non diciamo che con i 42 milioni che i parlamentari e consiglieri M5S hanno restituito allo Stato e ai cittadini dall'inizio del mandato a oggi stiamo cambiando il Paese, ma siamo sicuri che con la nostra iniziativa ispireremo il cambiamento del Paese». L'incontro è anche l'occasione per fare un bilancio dell'iniziativa a due anni dal via del taglio degli stipendi e della restituzione dei rimborsi non utilizzati, messa in campo dai pentastellati. «Altrimenti saremmo stati come tutti gli altri - ha aggiunto Di Maio - avremmo aspettato le leggi, perchè le leggi ce lo consentivano».