20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Ddl Cirinnà

Meloni: «Renzi vigliacco, non mette la faccia su adozioni gay e utero in affitto»

È quanto dichiara il presidente di Fratelli d'Italia dopo la decisione del Presidente del Consiglio di lasciare libertà di coscienza sulla «stepchild adoption». Calabria (Forza Italia): «Testo basato su errore culturale».

ROMA - «Le solite fonti ci fanno sapere che Renzi lascerà libertà di coscienza ai parlamentari sulla 'stepchild adoption', nonostante lui rimanga favorevole all'introduzione di questa norma così come è prevista nel ddl Cirinnà. Ma essere d'accordo con la 'stepchild adoption' significa solo una cosa: voler legalizzare in Italia sia le adozioni gay sia l'utero in affitto, due norme inaccettabili e sulle quali la maggioranza degli italiani è nettamente contraria». È quanto dichiara il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, aggiungendo: «E con la tipica ipocrisia dei vigliacchi che non hanno il coraggio delle proprie idee, Renzi evita di metterci la faccia e preferisce scaricare la responsabilità su qualcun altro. Patetico».

Calabria (FI): «Testo basato su errore culturale»
«Il testo sulle unioni civili che Renzi vuole a tutti i costi portare avanti e che sta creando divisioni sia nella maggioranza sia nel Pd, si basa su un errore culturale di fondo: si scambiano i desideri degli adulti con i diritti dei bambini e il rispetto della persona. Un conto, infatti, è il riconoscimento delle unioni omoaffettive, ben altro conto è pretendere di stravolgere i nostri assetti sociali, creando forme parallele e alternative di matrimonio e dando luogo ad una genitorialità forzata». Lo dichiara la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.
«Modernità non significa necessariamente capovolgimento di tutto ciò che già esiste. Per questo, resto contraria alla stepchild adoption e alla sua inevitabile conseguenza, cioè la pratica dell'utero in affitto che toglie valore alla maternità e rende le donne un mezzo per la realizzazione di aspirazioni di altri», conclude.

Savino (FI): «Renzi vuole fregare l'NCD»
«Ma quale libertà di coscienza! La decisione di Renzi di far decidere il Parlamento sulle unioni civili non è una cortese concessione alla democrazia, che ignora, ma il segnale che il premier non solo non controlla la sua maggioranza ma neppure il suo stesso partito. Decisione che, tra l'altro, è una fregatura per Ncd, perché affidarsi alle Camere vuol dire affidarsi alla maggioranza di esse, ossia alla sinistra e ai Cinque Stelle, che poi sono due facce della stessa medaglia». Lo afferma Elvira Savino, deputata di Forza Italia.