11 dicembre 2024
Aggiornato 16:00
Salvini e La Lega Nord non hanno dubbi

«Germania schiacciatutti. Hanno vinto le banche e i poteri forti»

Secondo il segretario del Carroccio, l'accordo appena raggiunto dopo il difficilissimo vertice Ue è «una buffonata»: Renzi non si azzardi a dare neanche un euro alla Grecia

ROMA -  Alea iacta est. Dopo un vertice difficilissimo, l’accordo per il salvataggio della Grecia è pronto. Tsipras ha accettato condizioni durissime, che secondo alcuni giornalisti avrebbero tradito la volontà popolare espressa nel referendum del 5 luglio scorso. La Lega Nord è in prima fila nel rivendicare al sovranità popolare della Grecia e si unisce al coro mediatico che grida al «colpo di stato».

Salvini: Renzi non si azzardi a dare neanche un euro alla Grecia
«Matteo Renzi non si azzardi a dare un euro alla Grecia", ma pensi piuttosto a rivedere le regole Ue. Il segretario del Carroccio ha rilasciato un’accorata intervista  a RTL 102.5 per commentare a caldo gli ultimi fatti della crisi greca. "Ditemi voi – ha articolato il leader leghista - se ha senso che la scorsa settimana l'INPS certifica che ci sono 15 milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà, e in una situazione come questa - con 4 milioni di disoccupati e 15 milioni di poveri - io tiro fuori dalle tasche degli italiani altri 16 miliardi di euro da prestare a un'economia come quella greca che sta in piedi con l'elastico. Portalo in Parlamento, facciamo un referendum anche noi. Renzi non ci provi neanche - ha minacciato Salvini - abbiamo degli impegni che ci stanno strangolando». Il ragionamento dell'esponente del Carroccio non fa una piega: degli 82-86 miliardi di euro, che secondo l’accordo europeo appena redatto l'Ue dovrebbe versare per aiutare Atene, circa il 20% è a carico dello Stato italiano, e a pagarli saranno proprio i cittadini.

L’accordo è una buffonata
«Mi pare una buffonata. Regaliamo altri 80 mld e non ridiscutiamo niente dell'Europa e dei trattati». Aveva twittato poco prima dell’intervista il leader della Lega, commentando in anteprima sui social l'accordo con la Grecia. Sul suo profilo facebook, poi, il leader della Lega Nord ha proseguito così: «Mi pare che l'Europa (Germania in testa) si sia "comprata" la permanenza della Grecia nell'Euro promettendo 80 miliardi (che il governo Renzi non si permetta di far pagare un solo euro agli italiani!) in cambio di "svendite" e regali alle solite multinazionali. Ma il "rivoluzionario" Tsipras che fine ha fatto? Se questa è l'Europa, bella roba.....» Salvini sottolinea che decine di migliaia di «EX IMPRENDITORI veneti hanno perso tutto anche per le assurde regole europee.» Regole che «stanno massacrando l'economia italiana, hanno chiuso 20.000 negozi dall'inizio dell'anno, 20.000 negozi nel 2015, 20.000 famiglie, 20.000 sacrifici, 20.000 storie».

Fedriga: C’è bisogno di una nuova Europa e c’è bisogno di Lega
Sulla stessa scia di Salvini, anche il resto della ciurma leghista, a cominciare dal capogruppo del partito alla  Camera, Massimiliano Fedriga: «Germania schiacciatutti. Ancora una volta in Europa Angela Merkel si prende tutto e vincono le banche e i poteri forti. E il 'fenomeno' Tsipras perde ogni credibilità», scrive il deputato in un comunicato pubblicato questa mattina sul sito ufficiale del partito. L'onda lunga della scossa greca scuote anche l'Italia, sempre più a trazione tedesca, sempre meno credibile con un presidente del Consiglio come Renzi. «Che il premier non si azzardi a scucire un solo euro ai cittadini per pagare il piano della Troika», ribadisce Fedriga, riprendendo il concetto già chiaramente espresso dal suo leader. E prosegue: «Il 'barricadero' Tsipras si è rivelato un agnellino agli ordini della Cancelliera. Lo specchio della sinistra italiana: tanto fumo e niente arrosto». C'è bisogno di una nuova Europa, e – soprattutto -«c'è bisogno di Lega», conclude Fedriga.