26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Alla vigilia della giornata internazionale del popolo nomade parla il segretario del Carroccio

Salvini: «I campi rom? Li raderei al suolo»

Domani si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti, istituita in ricordo dell'8 aprile del 1971, quando a Londra si riunì il primo Congresso internazionale del popolo Rom e si costituì la Romani Union, la prima associazione mondiale dei Rom riconosciuta dall'ONU nel 1979. Dure le parole del segretario del Carroccio.

MILANO - Domani si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti, istituita in ricordo dell'8 aprile del 1971, quando a Londra si riunì il primo Congresso internazionale del popolo Rom e si costituì la Romani Union, la prima associazione mondiale dei Rom riconosciuta dall'ONU nel 1979. Dure le parole del segretario del Carroccio.

8 APRILE: GIORNATA INTERNAZIONALE DEI ROM E DEI SINTI - «Si tratta della minoranza più numerosa di Europa con una stima che si aggira sui 12 milioni ma anche la più discriminata e marginalizzata, come attestano i dati Unar", sottolinea il dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio, che per celebrare la giornata ha organizzato «l'International Roma Day 2015» che si svolgerà a partire dalle 10 presso la sala Monumentale della presidenza del Consiglio dei Ministri. "Sarà una giornata tematizzata - prosegue il Dpo- di approfondimento sulle principali sfide dell'istruzione e della formazione professionale dei giovani Rom e Sinti, con un focus su alcune iniziative recentemente intraprese nell'ambito della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti. Dobbiamo promuovere una maggiore conoscenza della cultura Rom e Sinta in Italia e delle problematiche che emergono - afferma Franca Biondelli, sottosegretario al ministero del Lavoro e Politiche Sociali con delega all'Integrazione - consapevoli che solo l'incontro, il confronto e la mediazione possano consentire il superamento dei pregiudizi e stereotipi».

DURE LE PAROLE DI SALVINI - La questione rom, però, presenta notevoli complessità e non tutti la pensano allo stesso modo. Alla vigilia della giornata internazionale del popolo nomade, il segretario del Carroccio ha palesato un approccio piuttosto critico e certamente distante da quello più formale delle istituzioni: «Cosa farei io al posto di Alfano e di Renzi? Con un preavviso di sfratto di 6 mesi raderei al suolo i campi rom", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, ospite di Mattino 5 su Canale 5. «Do un preavviso di sfratto di sei mesi e preannuncio la ruspa», ha aggiunto Salvini: nel frattempo i rom «come tutti gli altri cittadini, si organizzano, comprano o affittano una casa", poi «io spiano e rado al suolo i campi rom» che «in Europa non esistono» e dove «hanno i diritti e i doveri di tutti i cittadini».Ed ha proseguito: "L'immigrazione regolare e controllata, come in Canada e in Australia, è positiva. E' l'immigrazione incasinata alla Mare nostrum che è un disastro sociale per gli italiani e per gli stranieri. Mi sono rotto le palle - ha aggiunto - di mantenere decine di migliaia di clandestini».