«Anche Gesù fu condannato da innocente»
Un'ora e 12 minuti per confutare testimonianze, minare il movente del delitto, gridare la propria innocenza. Cosima Serrano, condannata con la figlia Sabrina all'ergastolo per l'omicidio della nipote Sarah Scazzi, per la prima volta parla davanti ai magistrati nel corso di dichiarazioni spontanee.
TARANTO - Un'ora e 12 minuti per confutare testimonianze, minare il movente del delitto, gridare la propria innocenza. Cosima Serrano, condannata con la figlia Sabrina all'ergastolo per l'omicidio della nipote Sarah Scazzi, per la prima volta parla davanti ai magistrati nel corso di dichiarazioni spontanee. Lucida, chiara, Cosima si commuove solo in alcuni momenti, come quando conclude le sue dichiarazioni dicendo «Noi non abbiamo fatto niente. Quel giorno, a quell'ora ero a casa, a letto con mia figlia».
«Capita alle volte - dice Cosima ai magistrati della Corte d'assise d'appello - che si scopre che un colpevole era innocente, magari dopo 40 anni, perché non si è voluto dire di aver sbagliato, perché si è presa una strada senza lasciarla più. Anche Gesù fu condannato da una tribunale perché lo volle il popolo. Noi Abbiamo fatto sempre del bene». La contadina ha raccontato in aula due episodi in cui il marito fu violento nei suoi confronti, entrambi avvenuti mentre i due erano nei campi a lavorare. In un'occasione Michele Misseri si sarebbe rivolto minacciosamente contro la moglie brandendo una accetta per la potatura, in un'altra le avrebbe gridato «stai zitta o ti prendo a pietrate, meglio se te ne vai». Cosima ha speso parole anche nei confronti della sorella Concetta, «Parla contro di me, dice tante cose certamente non vere ma la capisco, perché ha perduto una figlia, forse al posto suo direi anche di peggio ma credo che in cuor suo sa che non c'entriamo niente».
Il 13 marzo ultima udienza interlocutoria prima della discussione. verrà discussa una memoria tecnica presentata dai difensori di Sabrina Misseri. Il 27 marzo inizia la discussione del procuratore generale, mentre parti civili e difesa di Michele Misseri parleranno il 1 aprile. Le arringhe dei difensori termineranno il 24 aprile, a maggio la camera di consiglio e poi la sentenza.