18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Avvertimento di Salvini al presidente del Consiglio

«Stai scherzando con il fuoco: spingi la gente a scendere in piazza»

Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, commenta i sondaggi che vedono il Partito democratico del premier, Matteo Renzi, scendere sotto il 50%. Per Salvini è l'economia che starebbe condannando il premier e avverte: «Tra un mese sarà anche peggio».

MILANO - Per il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, è l'economia che «sta condannando» il premier Matteo Renzi. Lo ha detto a margine della conferenza per la Macroregione alpina riferendosi ai sondaggi che indicano un calo della fiducia degli italiani nel presidente del Consiglio. «Tra un mese sarà anche peggio. Quando hai un tasso disoccupazione come questo rischi di mettere in ballo la coesione sociale, rischiamo veramente gli scontri di piazza se vanno avanti col Jobs Act e riforme di cui alla gente non interessa nulla. Stanno giocando con il fuoco, noi cerchiamo di spegnerlo» ha proseguito Salvini. «La riforma elettorale se la balocchi Renzi, non è la priorità del Paese. Non ci appassiona» ha continuato.

NCD E FI PROSSIME ALLA FINE - Il segretario federale della Lega Nord, questa mattina ha commentato non solo lo stato del Partito democratico del premier, ma anche quello di Angelino Alfano e di Silvio Berlusconi. Sostiene, infatti, il leader del Carroccio che «l'Ncd tra sei mesi non ci sarà più e la stessa Forza Italia, se non cambia qualcosa, non credo che vada lontano». Lo ha detto ai microfoni di Radio Padania. Salvini ha aggiunto che il nuovo soggetto politico che presenterà per raccogliere voti anche al Sud «non si chiamerà Lega Nord». L'obiettivo è comunque quello di costruire, pur con «qualche compromesso», una coalizione il più possibile omogenea: «per il momento non saremo maggioranza, ma preferisco un cammino più lungo». La prossima tappa annunciata da Salvini per cercare di allargare il consenso anche al Nord è quella di tenere aperte, domenica 14 dicembre, 1.000 sedi del partito a caccia di nuovi sostenitori: "Mentre gli altri tornano indietro noi proviamo ad andare avanti" ha concluso.

AL QUIRINALE UN NON POLITICO - Il leader della Lega tocca anche il tema bollente della corsa al Quirinale. Dopo il no secco all'ipotesi di Giuliano Amato presidente della Repubblica, il segretario della Lega nord, Matteo Salvini, non fa nomi, ma ammette che gli piacerebbe un non politico al Quirinale: «Ci sono altri nomi che non facciamo per non danneggiarli. Se li fa la Lega durano venti secondi. Mi piacerebbe un non politico, magari non eccessivamente schierato a sinistra, ma anche questa non è la priorità del Paese» ha detto a margine della conferenza internazionale organizzata per fare il punto sulla strategia europea per la Macroregione alpina. «Ci sono persone di altro profilo che vengono dal mondo delle imprese, delle professioni, della cultura» ha proseguito senza escludere il dialogo con tutte le forze in Parlamento.