29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
L'opposizione della lega alla legge di stabilità

Per Zaia la manovra è contro i cittadini

Il Consiglio dei Ministri si accinge ad approvare una Legge di Stabilità che, secondo il Governatore del Veneto, non farà altro che affossare ulteriormente l'economia del paese: sanità, welfare e Regioni saranno, infatti - secondo Zaia - fortemente colpite dalla spending review del Governo Renzi.

VENEZIA - In serata il Consiglio dei Ministri approverà la Legge di Stabilità, la prima vera manovra del Governo Renzi. La finanziaria in questione avrà un valore di 30 miliardi, sette in più dei 23 ipotizzati inizialmente. Fulcro della legge sarà la riduzione delle tasse, che, a detta del presidente del Consiglio, toccherà i 18 milioni, «il più grande taglio alle tasse mai tentato fino a oggi»

CON LA LEGGE DI STABILITÀ TOCCATO IL FONDO - Il Governatore della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta le indicazioni che stanno arrivando sui contenuti della «manovra" che sta per essere approvata, e si dice «indignato e gravemente preoccupato». Continua, Zaia: «Così come si sta delineando, la legge di stabilità da 30 miliardi di Renzi strangolerà irrimediabilmente le Regioni prime di tutti e taglierà pesantemente ancora una volta la sanità. Il Veneto ha già raschiato il fondo del barile, non ci resterà che fare le barricate per difendere i diritti dei cittadini ai quali con una mano si dà 10 e con l'altra si vuol togliere 20. Taglino gli sprechi e invece di 6 miliardi faticosamente raggranellati si ritroveranno di colpo fra le mani 30 miliardi tondi tondi».

RENZI NON TOCCHI LA SALUTE - Continua la sua invettiva contro il Governo Renzi, il Presidente del Veneto e attacca l'idea del premier di tagliare l'Irap, che - secondo Zaia - è solo un palliativo per le altre ingenti tasse che sotterrano le imprese: «Da molto prima di Renzi diciamo sì al taglio dell'Irap che strangola le nostre imprese e i nostri artigiani, una tassa che colpisce stalinisticamente chi ha la sola colpa di fare fatturato e dare lavoro, ma guai a chi tocca la sanità. Lo sanno Renzi&Padoan che il solo gettito Irap del Veneto è di 2,8 miliardi l'anno e che il 99% va a finanziare il Servizio sanitario nazionale? Trovino i soldi dove vogliono ma non tocchino la salute della gente. E non è una questione di schieramenti, perché ad esempio fui io a ricorrere contro i ticket nazionali imposti dal Governo Berlusconi».

CON I COSTI STANDARD, L'ECONOMIA RINASCEREBBE - Quella messa in piedi da Renzi e Padoan, secondo Zaia, sarebbe una rapina: «Dovremmo anche tagliare 2 dei 4 miliardi necessari per sostenere il Tfr in busta paga; e autorevoli fonti già parlano di tagli 'quasi lineari': seconda rapina ai virtuosi e ai cittadini che perderanno servizi e assistenza. Non si ha il coraggio di fare l'unica cosa giusta: costi standard per tutti e subito, e i 30 miliardi salterebbero fuori come d'incanto».