29 aprile 2024
Aggiornato 20:00
8 milioni di studenti al via

Renzi alla scuola: Trovate una soluzione ai vostri problemi

Dall' istituto che fu di padre Puglisi il premier annuncia un nuvo metodo per rilanciare lo studio e l'importanza degli insegnanti, ma chiede meno piangersi addosso e più dialogo fra i docenti.

PALERMO - Renzi punta sulla scuola per rilanciare il paese, ma al mondo insegnanti e dirigenti chiede di guardare più alla soluzione dei problemi che alla loro denuncia. In cambio il governo promette di lavorare affinchè le 149 mila persone che aspettano di essere assunte riescano finalmente a trovare una sistemazione nell'ambito scolastico.

Puntiamo ad assumere 149 mila persone
«Ci sono 149mila persone che attendono di essere assunte e faremo di tutto per assumerle. Non vuol dire che le butteremo dentro, ma che stiamo cambiando il sistema per far sì che ciò avvenga. Ma occorre fare uno sforzo da parte di tutti per cambiare il sistema», ha detto il presidente del Consiglio inaugurando l'anno scolastico alla scuola «Don Puglisi» di Palermo.
Il Presidente del Consiglio ha anche colto l'occasione per lanciare qualche critica al mondo della scuola. «All'interno della scuola-ha detto- è un totale parlarsi con standard diversi. E' l'ora di finirla con chi enuncia i problemi. è giunto il momento di risolverli. E' questo lo spirito che anima l'avvio di questo nuovo anno scolastico».

Per uscire dalla crisi più fiducia negli insegnanti
Matteo Renzi ha anche annunciato un progetto innovativo che il governo ha denominato «la buona scuola». «Per 2 mesi - ha precisato il premier- abbiamo preparato un metodo diverso, con il programma 'la buona scuola'. Se vuoi fare la riforma della scuola, intanto ascolta chi alla scuola dedica tanto tempo, le donne e gli uomini che vi lavorano». Secondo Renzi il paese non tornerà a crescere se la ragioneria dello stato indovinerà la finanziaria del 2015, ma se tornerà a riavere stima e fiducia verso gli insegnanti.

E' la Sicilia la regina italiana delle start up
Ai ragazzi siciliani il presidente del Consiglio ha mandato un messaggio di ottimismo fondato su alcune realtà presenti sul territorio che hanno le caratteristiche per rilanciare la Sicilia e renderla competitiva con le aree più progredite sia dentro che fuori dai confini italiani.
«Dopo di qui mi fermerò in un'azienda di Palermo che ha vinto il premio della 'start up' più innovativa del 2013. Una delle aziende più forti e innovative, a Palermo. E' anche anche una delle aziende pù innovative d'Italia e andiamo a salutare chi ci lavora», ha spiegato ai ragazzi aggiungendo «Non credete a chi dice che qui non si può far niente».

Generosità e sacrificio per sconfiggere la mafia
Infine il premier non ha mancato di spendere parole di riconoscenze per chi ha combattuto e tutt'ora conbatte la mafia. Renzi ha infatti ricordato l'esempio di padre Puglisi, la forza delle sue parole e del suo coraggio, quel suo 'se qualcuno fa qualcosa', quella testimonianza giunta dalle istituzioni e dalla Chiesa, con papa Giovanni Paolo II ad Agrigento, che hanno ribaltato l'esito di una partita che sembrava destinata a trasformarsi ina sconfitta per chi si opponeva alla mafia.
«Dobbiamo dire grazie alla passione di uomini e donne che restituirono all'Italia la speranza», ha detto Matteo Renzi, che poi ha concluso: «Lo stato deve difendere le persone più brave che in Italia e in Sicilia non mancano. La prova è che se siamo qui oggi è perché il seme di queste persone ha dato i sui frutti».