5 maggio 2024
Aggiornato 12:00
L'Italia e l'Unione europea

Renzi: «Se l'Europa è un'organizzazione di burocrati non mi serve»

Il presidente del Consiglio: «O l'Europa fa l'Europa o se deve stare lì a fare un elenco di raccomandazioni della commissione non ci serve. Non chiediamo aiuti. Diamo all'Europa più di quanto ci dà». Il Ministro Lupi: «Non pesino sul deficit i costi per le infrastrutture».

LUCCA - «Se devo stare dentro un'organizzazione di burocrati ne ho talmente tanti a casa mia che non ho bisogno dell'Europa». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in una intervista all'emittente toscana Rtv38, che sarà trasmessa stasera alle 21. «O l'Europa fa l'Europa - afferma Renzi - o se deve stare lì a fare un elenco di raccomandazioni della commissione non ci serve. A noi servono le raccomandazioni se c'è un ideale politico, un afflato alto, la voglia di cambiare il mondo. L'Europa deve essere il posto di risposta politica».

Non chiediamo aiuti. Diamo più di quanto ci dà - L'Italia non chiede «aiuti» all'Europa, anzi «l'Italia dà all'Europa più soldi di quelli che l'Europa dà all'Italia».
«Sento dire - aggiunge - che 'l'Europa ci salverà, ma siamo noi che diamo i soldi all'Europa, è l'Italia che sta dando soldi all'Europa non il contrario: l'Italia dà all'Europa più soldi di quelli che l'Europa dà all'Italia ma bisogna che li spendiamo meglio». Renzi, da Forte dei Marmi, assicura che «noi non stiamo chiedendo a qualcuno di essere aiutati, noi in Europa non chiediamo aiuti, chiediamo rispetto, è una cosa diversa, nessuno di noi va in Europa a chiedere di avere un occhio di riguardo per l'Italia. Facciamo le riforme - conclude - per essere seri con noi stessi e smettiamo di piangerci addosso».

Lupi: Non pesino sul deficit i costi per le infrastrutture - Non pesino sul deficit i costi per le infrastrutture. A dirlo, in un'intervista al Corriere della Sera, è Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. «Lo stiamo già chiedendo all'Europa - ha spiegato - Il prossimo 16 settembre terremmo un consiglio informale dei ministri dei Trasporti dell'Ue a Milano proprio sul tema infrastrutture per la crescita. Una delle questioni è stabilire che le spese per investimenti in alcune opere strategiche per l'Europa non vadano calcolate nei deficit dei Paesi che le realizzano».
«Gli investimenti in grandi opere contribuiscono alla crescita del sistema Europa - ha proseguito Lupi - Intendo che ci vuole maggiore flessibilità e vanno riconsiderate alcune modalità di calcolo degli investimenti».