24 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Il Presidente del Consiglio alla Camera dei Deputati

Monti alla maggioranza: Siete il mio carburante

Il Premier riferisce alla Camera sul Consiglio UE: «Passo avanti per l'Europa, Merkel d'accordo». Il Pdl apre a un Governo politico del Professore non emergenziale

ROMA - La coesione e la responsabilità in Parlamento sono state essenziali per il ruolo forte dell'Italia all'ultimo Consiglio Ue. Lo ha detto il premier, Mario Monti, in aula alla Camera. «C'è una connessione sempre più stretta tra vicende europee e italiane: se l'Italia ha giocato un ruolo da protagonista prima e durante l'incontro di Bruxelles è stato perché ha potuto contare su risorse fondamentali, di coesione politica e responsabilità». La «coesione politica tra forze che sorreggono l'attività di questo governo e la coesione che in momenti difficili è avvenuta» sono stati per l'Italia a Bruxelles nel Consiglio di fine giugno «carburante essenziale». Il governo, ha assicurato Monti, si impegna a «difendere» il risultato raggiunto al Consiglio, ma il Parlamento deve adesso procedere con la ratifica del «fiscal compact».

Il Parlamento ratifichi il fiscal compact - «Importante - ha spiegato il Premier - che chiuso questo percorso ci accingiamo da un lato a sorvegliare e valorizzare il risultato del Consiglio europeo in sedi tecniche, che saranno molto impegnative, a partire dall'eurogruppo di lunedì. E il Parlamento, con la mente sgombra da impreviste difficoltà del quadro complessivo europeo, proceda alla ratifica del fiscal compact. So bene quanto la camera e il senato hanno lavorato approfonditamente su questo tema». Un traguardo da raggiungere entro «fine mese», secondo Monti. Nell'intervento a tratti freddo e attraversato da diversi tecnicismi predisposto dal suo staff, Mario Monti si è imbattuto in una metafora letteraria, che addirittura affaccia il paragone tra il meccanismo anti-spread varato dall'ultimo Consiglio e il pesce del «Vecchio e il mare».
Il primo a sorprendersi è stato lo stesso presidente del Consiglio, che si è interrotto ridendo: «Mi viene proposta un'espressione troppo letteraria». Ma alla fine la metafora è stata condivisa con l'aula della Camera, con il risultato principale dell'Italia al vertice Ue che - secondo alcuni - rischia di fare la fine del pesce del pescatore di Hemingway, catturato con enorme fatica ma poi spolpato dagli squali durante il rientro in porto dove arriva solo la scheletro. Metafora che comunque Monti ha rifiutato: «Su questo possiamo essere credo sereni, ma sempre con gli occhi molto aperti. Le conclusioni di un Consiglio non cambiano il giorno dopo o tre giorni dopo, non sono qualche cosa che rischia di arrivare al porto come uno scheletro come il pesce de 'Il vecchio e il mare' di Hemingway».

«Nè vincitori nè vinti» - Nonostante le «letture diverse dei risultati» dell'ultimo Consiglio Europeo, Mario Monti rifiuta l'interpretazione in termini di «vincitori e vinti», sottolineando come anche ieri, nel bilaterale con Angela Merkel, si è riscontrata una visione comune sull'importanza sia della disciplina che della crescita.
Intervenendo alla Camera, il premier ha osservato che «ci sono state, come naturale dopo eventi non storici ma di una certa importanza, letture diverse dei risultati», anche con «interpretazioni contrapposte tra presunti vincitori e vinti». Ma il Consiglio Europeo «non è un gioco, comunque non è a somma zero: se lavoriamo bene, seppure con dibattiti serrati, la somma è positiva. E credo questo sia stato il caso».
Come si è potuto verificare anche ieri nel vertice a villa Madama: «Con la cancelliera Merkel abbiamo potuto convenire che la cultura della stabilità e la disciplina delle finanze resta la base per impostare la crescita, e la crescita è una base indispensabile perchè la stabilità non ceda alle prime difficoltà e alla cultura del disordine».

Cicchitto apre ad un Governo Monti politico - Il Pdl, per la prima volta, ha accennato con il capogruppo Cicchitto alla possibilità che per il governo Monti diventi un governo politico «non emergenziale» se saprà aggredire il debito pubblico e ridurre la pressione fiscale. Per Walter Veltroni il vertice non è fallito nonostante i «molti corvi che volavano sul cielo di Bruxelles» e che volevano speculare «per arricchirsi di soldi e forse anche di voti». Concorda l’Udc Rocco Buttiglione: «Chi speculava contro l’Italia ha perduto». Severo, invece, il giudizio di Antonio Di Pietro: «Monti ha riempito di vuoto il nulla»; idem la Lega, che si chiede, con Massimo Polledri, «quale nuova tassa sarà ora chiesta ai cittadini».