Cardinale Bagnasco al Governo: Sacrifici non sempre equi

ROMA - «Azioni importanti nell'ultimo periodo sono state fatte per recuperare affidabilità e autorevolezza, a prezzo anche di pesanti sacrifici non sempre proporzionatamente distribuiti». Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco aprendo il 'parlamentino' della Cei, il consiglio episcopale permanente.
«Il Paese - ha detto l'arcivescovo di Genova - ha tenuto duro, avvertendo intuitivamente che stava facendo quello che bisognava fare. Resta ora da saldare in modo anche visibile la disponibilità della gente con il costume pubblico e politico. Non c'è un rigore istituzionale degno di questo nome se non ci sono formazioni politiche che lo assumono su di sé, lo interpretano con scrupolo, ciascuna con le proprie sensibilità, ma alla fine su di esso sostanzialmente convergono».

Chi si appropria dei meriti ne condivida pesi - «Il precipitare della legislatura verso una prematura conclusione sembra aver risvegliato, nel panorama politico, una agilità e prontezza sorprendenti. C'è un professionismo esibito nelle fasi elettorali che palesemente contrasta con la flemma e la sciatteria dimostrate talvolta in altri frangenti, come se si volesse stare a guardare lo svolgersi degli eventi, pronti ad appropriarsi dei meriti ma non a condividere i pesi, pronti a cogliere l'occasione opportuna».

Brunetta: Esecutivo Monti ha fallito - «Prendo atto che Monti abbia visto che il suo governo ha fallito: aveva una grossa coalizione, ha fatto più di 50 fiducie, ha fatto 3 riforme - Imu, lavoro e pensioni -, sbagliate». A dirlo l'ex ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, candidato alla Camera per Veneto 2, a margine della conferenza stampa del Pdl Veneto a Padova.
«È quello che noi gli diciamo da qualche mese - ha proseguito Brunetta riferendosi a Monti - siamo contenti di verificare il fallimento di Monti, leader di una coalizione perdente. Le elezioni si fanno per vincerle. Chi pensa di contraddire i risultati elettorali non crede alla democrazia. Vinceranno coalizioni di centrodestra o di centrosinistra, non ci sono spazi per soluzioni terze, sicuramente non con Monti».

Monti: esecutivo Berlusconi tagliò fondi per disabilità - «Un anno fa il fondo per la non autosufficienza era stato azzerato dal precedente governo». Lo ha detto il premier uscente, Mario Monti, che in serata ha fatto visita alla 'Trattoria degli amici' che, organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, dà lavoro a persone con disabilità.
«Nel 2008 i fondi erano di 300 milioni e nel 2012 era stato deciso l'azzeramento. Il nostro governo, nell'ultima legge di stabilità ha riaperto una voce di 200 milioni per i non autosufficienti e i malati. Non sono una grande cifra ma in una situazione finanziaria così grave c'è voluto parecchi sforzo per stanziare questo fondo».