Washington Post: Crolla la fiducia in Mario Monti
Articolo del giornale americano: Gli investitori credono che l'Italia sarà la prossima a cadere, dato che il tasso d'interesse sui titoli di stato sta crescendo nuovamente, e ieri ha superato il pericoloso livello del 6 per cento. Monti: La soluzione dei problemi spetta all'Europa
WASHINGTON - Dopo il Wall Street Journal, un altro giornale americano, il Washington Post, dedica un articolo a Mario Monti per descrivere come la fiducia e le grandi aspettative che sette mesi fa avevano accompagnato la sua ascesa al governo al posto di Silvio Berlusconi, stiano ormai svanendo. «La fiducia in Mario Monti - scrive il Washington Post - sta crollando, dentro e fuori il paese».
«E con gli investitori globali sempre meno propensi a prestare i soldi all'Italia, il tasso d'interesse sui titoli di stato sta crescendo nuovamente, e ieri ha superato il pericoloso livello del 6 per cento».
Lo spread è ricominciato a salire - «I problemi di Monti - prosegue il Washington Post - riguardano sia la politica e la sua percezione da parte dell'opinione pubblica, sia l'economia. Da quando il suo governo di tecnocrati ha preso in mano la situazione sono state introdotte una serie di misure radicali per arginare la crescita del gigantesco debito pubblico del paese», ma ciò non è bastato a rassicurare «gli investitori», e «lo spread nei confronti dei Bund tedeschi è ricominciato a crescere tre mesi fa».
L'Italia sarà la prossima tessera del domino a cadere - Così, «se lo scorso dicembre il tasso di approvazione nei confronti di Monti era al 71 per cento», riferisce il Washington Post, «nel mese di giugno è al 33 per cento», stando ai dati di un sondaggio SWG-Agorà citato dal quotidiano. «Ci troviamo a che fare con la psicologia dei mercati, i quali, a causa dei pregiudizi degli investitori, credono che l'Italia sarà la prossima tessera del domino a cadere», ha spiegato Nicholas Shapiro, direttore della Spiro Sovereign Strategy, con sede a Londra.
Monti: La soluzione dei problemi spetta all'Europa - «Non sorprende» che il tema della crisi dell'Eurozona «sia stato molto discusso» al summit G20 di Los Cabos, in Messico. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti, prima della seconda e ultima giornata di lavori del summit.
Ribadendo tuttavia quando detto ieri, il premier ha sottolineato che «siamo lieti quando i 20 grandi si occupano di Eurozona, ma le 'technicality' dei problemi amiamo risolverle da soli».
Attesa per il vertice a quattro a Roma - Sulla crisi dell'Eurozona, «le discussioni sono in progresso, abbiamo come un Gps che si riposiziona periodicamente», ha detto Monti, sottolineando che al summit del G20 sono stati fatti «progressi di consapevolezza importanti».
Le discussioni andranno avanti e, mentre alla riunione a quattro a Roma con Angela Merkel, Francois Hollande e Mariano Rajoy, si lavorerà a un «ulteriore avvicinamento» delle posizioni, le decisioni potrebbero essere prese al successivo summit europeo di fine giugno.
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