19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
La politica economica del Governo Monti

Liberalizzazioni, Monti insiste sui taxi: Ma avanti pure sulle banche

Intervento su imposizione assicurazione per i mutui. No all'articolo 18. Bersani: Prioritari gas, farmaci, benzina.... Reguzzoni: Tassisti hanno ragione, la Lega è con loro. Casini: Non paghino solo i soliti noti. Di Pietro: Monti ok se va avanti e fa sul serio

ROMA - Nessuna intenzione di «annacquare» i provvedimenti su tassisti, farmacie e notai, ma la determinazione ad allargare lo spettro del dl liberalizzazioni anche a banche e assicurazioni, per rendere visibili per i consumatori - compresi coloro che oggi protestano - i benefici delle misure. Il premier Mario Monti risponde così alle sollecitazioni dei partiti, che proprio sulla necessità di colpire i «poteri forti» hanno insistito nei colloqui a palazzo Chigi. Con la convinzione che sia giusto, per le categorie toccate dai provvedimenti, avere la possibilità di ricevere benefici concreti dagli interventi su gli altri settori. E con l'assicurazione che l'articolo 18 non sarà toccato dal provvedimento, ma sarà affrontato solo all'interno della riforma generale del mercato del lavoro.

Interventi ad ampio raggio - Monti, racconta chi lo ha incontrato, ha ribadito ancora una volta la necessità di misure che facciano ripartire l'economia, sottolineando che gli interventi saranno ad ampio raggio e non contro singole categorie, e che andranno a incidere anche sui «big». In particolare, l'ipotesi che circola è quella di intervenire sull'imposizione al cliente che stipula un mutuo di una determinata compagnia di assicurazione da parte della banca erogatrice: l'idea è quella di lasciare al cliente la possibilità di scegliere da solo la compagnia assicuratrice, cercando dunque le condizioni più vantaggiose. Una misura che, sottolineano da palazzo Chigi, non comporta costi per le banche ma che può essere di sicuro vantaggio per il consumatore. Del resto, negli incontri con i partiti il premier ha fatto presente che non è certo questo il momento più adatto per intervenire sugli istituti di credito, già in difficoltà.

Separazione proprietaria di Snam Rete Gas - Tra le sollecitazioni arrivate dai partiti anche quella della separazione proprietaria di Snam Rete Gas: ipotesi che Monti si sarebbe appuntata, ma sulla quale si fa presente che è necessaria una riflessione più approfondita, che tenga conto della strategicità delle reti nel sistema Paese. Tema su cui dai partiti viene ricordata poi la contrarietà di Antonio Catricalà. Pare confermato invece l'intervento sui notai, con l'apertura di nuove sedi notarili ma senza andare a toccare gli ambiti di competenza, come pure alcuni partiti chiedevano. Così come sulle farmacie, le sollecitazioni dei partiti - in particolare del Pd - sono per interventi che incidano effettivamente sul prezzo dei farmaci, principale voce di spesa delle famiglie italiane. Nel menù dovrebbero poi esserci interventi anche sugli ordini professionali.

Bersani: Prioritari gas, farmaci, benzina... - Sul fronte delle liberalizzazioni i «temi prioritari» per il Pd sono «gas, farmaci, benzina, professioni». Lo ha detto il segretario democratico Pier Luigi Bersani, intervistato dal Tg5: «Non diciamo nessun no alle misure allo studio, però qualche idea su come farle ce l'abbiamo: un conto è liberalizzare via via la vendita almeno di una fascia di farmaci, altro conto è mettere a tavola un maggior numero di monopolisti...».
In generale, «bisogna imparare da tutti, non so se la Germania sia l'esempio per le liberalizzazioni. Io sono per il modello Italia, ne abbiamo fatte di liberalizzazioni, bisogna andare avanti, chissà che non possiamo insegnare qualcosa».

Enrico Letta: Agire su tutti, non solo sui taxi - Le liberalizzazioni devono riguardare tutti, non solo tassisti e farmacie. Lo dice il vice-segretario del Pd Enrico Letta, in un intervento sul suo blog: «Oggi ci sarà l'incontro tra Bersani e Monti, noi diciamo al governo che è necessario liberalizzare a tutto tondo: non solo alcuni settori, ma quelli portatori di grandi interessi».
Aggiunge Letta: «Penso all'energia, ai servizi bancari e assicurativi, e i servizi pubblici. Occorre grande determinazione e larghezza di vedute, non ci si può fermare solo a taxi e farmacie. Bisogna guardare in alto: ad esempio per quanto riguarda l'energia credo sia obbligatorio lo scorporo della rete da Eni, il decreto deve contenere anche questa liberalizzazione».

Reguzzoni: Tassisti hanno ragione, la Lega è con loro - «Ringrazio tutti i tassisti presenti a Milano per l'entusiasmo e la calorosa accoglienza che mi hanno riservato oggi pomeriggio. Ho voluto essere presente alla stazione Centrale, perché ritengo che questa categoria di lavoratori, e non è la sola, abbia tutte le ragioni per protestare». Lo ha dichiarato in una nota il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni, dopo aver preso parte all'assemblea spontanea di Milano che ha coinvolto, appunto, i tassisti.
«Il governo - ha aggiunto - invece di occuparsi delle vere liberalizzazioni, vuole togliere la licenza a chi ogni giorno, e spesso anche di notte, si alza per lavorare. Anziché caricare tutto il peso della crisi sulle spalle di chi fa sacrifici quotidianamente, inizino a liberalizzare il trasporto aereo e le banche, che sono le vere responsabili di questa crisi».
«I tassisti - ha concluso Reguzzoni - in questo modo vengono pesantemente penalizzati, per di più da un Governo non eletto dal popolo ma che lo sta massacrando».

Paletti Pdl a Monti: Parallele alla riforma del lavoro - «Abbiamo chiesto che continui il confronto preventivo con le categorie e che si proceda parallelamente sul mercato del lavoro e delle liberalizzazioni, ascoltando l'Italia reale». Lo ha detto il capogruppo del Pdl in Senato Maurizio Gasparri, al termine dell'incontro della delegazione del partito con il premier Mario Monti.
«L'apertura dei mercati serve al Paese, purché si garantisca più crescita, occupazione e convenienza per i consumatori», conclude.

Della Vedova: Riguarderà tutti i settori - Il capogruppo di Fli alla Camera Benedetto Della Vedova, lasciando Palazzo Chigi al termine dell'incontro con Mario Monti, annuncia che per le liberalizzazioni «tempo una settimana e avremo il testo del provvedimento» e che «conoscendo Monti non potrà che essere un intervento verso tutti i settori».

Casini: Non paghino solo i soliti noti - «L'incontro è andato bene. Le liberalizzazioni devono essere frutto non solo nei confronti dei soliti noti, ma anche dei poteri forti. Le liberalizzazioni significano più concorrenza, più vantaggi per i consumatori: così le tariffe scendono». Lo sostiene a nome del Terzo Polo il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, parlando al termine dell'incontro con il premier Mario Monti a palazzo Chigi.
Italo Bocchino, vicepresidente di Fli, aggiunge: «Abbiamo parlato delle ipotesi in campo e che stanno sui giornali, il Terzo Polo vuole che le liberalizzazioni si facciano, bene e a trecentosessanta gradi».

Ferrero: Più utili su droghe leggere che farmaci - Più che liberalizzare la vendita dei farmaci sarebbe utile quella delle droghe leggere. Lo ha detto a Tgcom24 Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista.
«Nel decreto la cosa principale - ha osservato - sarà la liberalizzazioni dei servizi pubblici locali, ovvero tutto ciò che era nelle mani delle municipalizzate. Però prendiamo atto della situazione: a Roma servono più taxi? La risposta del governo è quella di presentazione di attori privati che sottopagheranno i dipendenti invece che favorire l'aumento di piccoli artigiani. Sui farmaci temiamo il consumismo farmaceutico, meglio un farmacista che consiglia piuttosto che la filosofia del vendere tanto per vendere. Il Chile di Pinochet era la stessa cosa: nelle farmacie cilene si vendevano due scatole di antibiotici al prezzo di uno. E' la ricetta dei Chicago Boys di Friedman. Solo che Friedman avrebbe liberalizzato anche le droghe leggere. Sarebbe utile questa perché toglierebbe mercato alle mafie e porterebbe introiti per tassazione».

Di Pietro: Monti ok se va avanti e fa sul serio - «Mi auguro che Monti vada avanti spedito sulle liberalizzazioni, iniziando non dai più deboli ma dai grandi gruppi e potentati, ordini, energia e banche. Se lo farà lo aiuteremo a fare piazza pulita delle lobby, purchè faccia sul serio e non si accanisca invece con gli anelli più deboli della catena». Antonio Di Pitero assicura al Premier Mario Monti «il sostegno di Idv» sulle liberalizzazioni, «anche se credo che se fa come io dico -ha aggiunto- dietro di lui troverà solo noi a sostenerlo...».
«Noi - ha ricordato Di Pietro - non facciamo un'opposizione preconcetta ma valutiamo i provvedimenti del governo volta per volta».
Il leader Idv, conversando alla Camera, ha anche espresso apprezzamento per il decreto Monti del Governo che taglia ricorso e spese per auto blu per Istituzioni ed Autonomie. «Sono misure - ha detto- senz'altro utili e necessarie: anche se non risolvono il problema dei conti mandano un messaggio chiaro di inversione di tendenza. Purchè però ora quanto annunciato si faccia. Perchè in Italia va di moda stabilire le regole e poi fare eccezioni: staremo a vedere quante eccezioni in concreto si proveranno a fare stavolta...».