Prodi e Veltroni: Oggi il via al referendum «anti porcellum»
Intanto a Bologna nasce il comitato referenderario. Bersani: Il referendum non è l’ideale ma se c’è da combattere combattiamo. Vassallo (Pd): la raccolta delle firme è l’unica strada per tornare all’uninominale. L’ex premier e l’ex segretario insieme per la firma
ROMA - Il termine per la raccolta delle 500 mila firme necessarie per ottenere il referendum è il prossimo 30 Settembre, data ultima per il loro deposito in Corte di Cassazione. Motivo per il quale Stefano Vassallo, deputato Pd in prima fila nella raccolta di firme,ha battezzato a Bologna con il nome di '30 Settembre 2011' il comitato referendario.
Veltroni e Prodi: «Oggi il primo giro di manovella» - L'ex Premier Romano Prodi e l'ex segretario del Pd Walter Veltroni firmeranno oggi, il primo alle 10 in Comune a Bologna e il secondo alle 17,45 al Pantheon a Roma, per la celebrazione del referendum abrogativo dell'attuale legge elettorale ribattezzata 'Porcellum' dallo stesso ministro leghista Roberto Calderoli che ne era stata l'autore ed il ritorno ai collegi uninominali.
Bersani: «Ma non abbandoniamo la via parlamentare» - L'auspicio del segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani è che «nessun segretario del partito mettesse il proprio cappello» sul referendum per abrogare questa legge elettorale, ma, dando la possibilità ai comitati di raccogliere le firme alle feste del partito, annuncia che quando sarà ora «se c'è da combattere combattiamo». Lo ha detto durante un dibattito con il capogruppo alla Camera Dario Franceschini dalla festa di Pontelagoscuro.
Nessun Segretario deve mettere il cappello sul referendum - Il referendum sulla legge elettorale «può essere, in extrema ratio, lo strumento per superare il porcellum». In ogni caso, per il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, può essere da «stimolo» per il lavoro che deve essere fatto in Parlamento.
«Noi - ha spiegato dalla festa di Pontelagoscuro Bersani - abbiamo una proposta positiva di riforma elettorale e l'abbiamo consegnata in Parlamento e chiediamo l'immediata calendarizzazione». «E' chiaro - ha aggiunto - che il quesito referendario non corrisponde, come è ovvio, esattamente a quello che noi vogliamo» e soprattutto «pensiamo che la via parlamentare sia quella che tocca ad un partito». In ogni caso, ha precisato il segretario «siamo amichevoli anche con chi si muove sui temi referendari perché riteniamo possano essere uno stimolo a far presto in Parlamento e perché, in extrema ratio, può essere lo strumento per superare il porcellum che è una legge francamente demenziale».
Vassallo (PD): «Il comitato si chiamerà 30 Settembre 2011» - E' stato costituito a Bologna il Comitato 30 settembre 2011 per la raccolta delle firme contro la legge Calderoli e il ritorno a collegi uninominali.
Emanuele Burgin (Assessore provinciale), Francesco Errani (Consigliere comunale), Marilena Fabbri (Consigliere provinciale), Roberto Fattori (Presidente di quartiere), Mariaraffaella Ferri (Consigliere comunale), Virginia Gieri (Presidente di quartiere), Piergiorgio Licciardello (Presidente della Direzione provinciale del PD), Gabriella Montera (Assessore provinciale), Paolo Natali, Edoardo Raffiotta, Raffaella Santi Casali (Consigliere comunale), Filippo Taddei, Emanuela Torchi (Consigliere provinciale), Salvatore Vassallo (Deputato), Walter Vitali (Senatore), Benedetto Zacchiroli (Consigliere comunale).
«Indipendenti da sigle e filiere costituite» «Il comitato - ha affermato Salvatore Vassallo del Pd, promotore del comitato- è indipendente da sigle e filiere precostituite. Ha lo scopo esclusivo di contribuire al superamento della legge Calderoli e chiedere il ritorno ai collegi uninominali. Lo abbiamo chiamato '30 settembre 2011', per dare il segno dell'urgenza. Il 30 settembre è la data entro la quale occorre depositare in Cassazione 500.000 firme corredate di tutta la documentazione richiesta».
«L'iniziativa referendaria per abolire l'attuale legge elettorale e tornare ai collegi uninominali - ha sottolineato il deputato Pd, Vassallo, nel darne notizia- appare un'impresa difficile se non impossibile. Ma è oggi l'unica opzione realmente disponibile per eliminare, prima delle prossime elezioni, una legge assurda che erige un muro tra i cittadini e il Parlamento, degrada e inquina la nostra democrazia. Sapendo che è l'unica strada per ridare credibilità al Parlamento, non saremmo in pace con la nostra coscienza se non contribuissimo per quanto è nelle nostre facoltà, insieme a tanti altri cittadini, a rendere meno impossibile questo tentativo. Quindi, a Bologna, abbiamo dato vita ad un comitato indipendente da sigle e filiere precostituite con il solo obiettivo di raccogliere da oggi al 20 settembre il maggior numero di firme. Confidiamo che altri, soprattutto tra coloro i quali hanno titolo per vidimarle, vogliano aggregarsi o imitarci»
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