Frattini: Assad non è Gheddafi, riforme ancora possibili
Il Ministro degli Esteri: «C' ancora un margine piccolissimo»
ROMA - Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha detto oggi ai microfoni di Radio1 che la comunità internazionale non è finora intervenuta in Siria per fermare le repressioni antigovernative perchè «il piano di riforme molte volte promesso dal presidente siriano Assad può ancora essere messo in cantiere».
«In Libia - ha affermato Frattini - la situazione è cominciata in modo del tutto diverso» rispetto alla Siria: «è cominciata con una deliberata azione del regime, non vi è stata nessuna apertura alle prospettive di riforme». «Diciamolo francamente», ha proseguito il titolare della Farnesina: «Assad, il presidente siriano, non è Gheddafi».
«La comunità internazionale ritiene cha Assad abbia ancora un margine piccolissimo per aprire ad un programma di riforme, questo lo ritiene l'Europa che ha approvato con la forte spinta dell'Italia una pacchetto di sanzioni alla Siria, che comprendono anche il fratello del presidente Assad, ma non lui personalmente come segnale ultimo». «Il tempo sta scadendo - ha concluso Frattini - ma un piano di riforme molte volte promesso da Assad può essere messo in cantiere».
- 02/03/2020 Mosca avverte Ankara: «Non possiamo garantire la sicurezza dei vostri aerei»
- 20/11/2019 Siria, rapporto del Pentagono: «Isis rafforzato da attacco turco e ritiro USA»
- 16/11/2019 Assad: «Donald Trump? E' una sorta di direttore esecutivo di un'azienda chiamata America»
- 11/11/2019 Lavrov accusa Washington di «rubare» il petrolio siriano: hanno danneggiato il processo politico