Referendum Catalogna, tensione alle stelle: spari davanti ai seggi
Sale ancora la tensione in Catalogna a poche ore dal referendum sull'indipendenza. Un uomo la scorsa notte ha sparato alcuni colpi di pistola davanti a una scuola
BARCELLONA - Manca pochissimo al referendum sull'indipendenza di domenica 1 ottobre e la tensione cresce sempre di più in Catalogna. Una persona ha sparato sabato notte diversi colpi con una carabina ad aria compressa contro un gruppo di persone davanti alla scuola Puig Agut nel quartiere Erm di Manlleu, dove sono stati allestiti dei seggi. Quattro persone sono rimaste ferite ma non corrono alcun rischio. Facevano parte del Comitato di difesa del referendum di Manlleu e si erano radunate per impedire ai Mossos di sequestrare la scuola, una delle 2.315 stazioni elettorali di domenica. Venerdì i separatisti catalani hanno occupato diverse scuole che devono servire da seggi. L'intenzione è di evitare in questo modo che la polizia chiuda gli istitiuti scolastici per impedire il voto. «Abbiamo visto che la polizia lasciava la porta un po' aperta per far uscire la gente ma senza far entrare più nessuno - ha spiegato un insegannte - abbiamo temuto che volessero chiudere la scuola per impedire il voto». Nelle scuole occupate, genitori, insegnanti e ragazzi hanno improvvisato feste e pigiama party. «I residenti di Raval e Poble Sec difendono con una resistenza pacifica e con il sorriso le scuole dove voteremo domenica», ha spiegato un uomo di Barcellona. Nella metropoli catalana si è tenuto l'ultimo grande meeting prima del voto referendario inviso al potere centrale di Madrid. «Abbiamo il diritto di essere ascoltati e rispettati, il diritto di essere riconosciuti in Catalogna, in Spagna, in Europa e nel mondo intero. Viva la Catalogna», ha urlato il presidente regionale Carles Puigdemont davanti a diecimila supporter. A poche ore dal voto intanto la Guardia Civile spagnola ha disattivato 29 applicazioni che potrebbero essere utilizzate per contare i voti al referendum di domenica sull'indipendenza della Catalogna.
- 08/10/2017 Catalogna, dopo il braccio di ferro in piazza a Barcellona per il dialogo
- 05/10/2017 Catalogna, «Soros finanzia i separatisti». E l'Ue rischia una nuova crisi. Chi ci guadagna?
- 03/10/2017 Catalogna, sciopero generale: centinaia di migliaia contro Madrid
- 03/10/2017 Catalogna, Salvini: «700 feriti, dov'è la democrazia? Il silenzio dell'UE è imbarazzante»