28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
La crisi siriana

Aleppo, 11 bambini uccisi da «bombe barile»

L'attacco si è verificato nella zona di Bab al-Nayrab ad Aleppo Sud mentre nella zona ovest della città, sotto controllo dei governativi, i terroristi hanno uccisi otto civili, tra cui due bambini. Intanto l'ONU accusa: «Assad e Isis hanno usato armi chimiche e gas mostarda».

ALEPPO - Undici bambini sono stati uccisi in un sobborgo di Aleppo, in Siria, da un attacco con «bombe barile»; lo riferisce l'Osservatorio Siriano per i Diritti dell'Uomo. I soccorritori hanno estratto dalle macerie i corpi senza vita dei piccoli vittime di una guerra che non risparmia nessuno.
L'attacco, riferisce la Ong, si è verificato nella zona di Bab al-Nayrab ad Aleppo Sud mentre nella zona ovest della città, sotto controllo dei governativi, i terroristi hanno uccisi otto civili, tra cui due bambini.

Accordo per evacuazione città assediata Daraya
E' stato trovato oggi un accordo per l'evacuazione di migliaia di persone, insorti e civili, dalla città di Daraya, roccaforte ribelle vicino a Damasco, assediata dal 2012. L'ha reso noto oggi l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana.
«Secondo un accordo, 700 uomini armati con le loro armi individuali usciranno da Daraya per andare nella città di Idlib (nordovest), mentre 4mila persone tra uomini, donne e le loro famiglie, si dirigeranno verso dei centri d'alloggio», ha precisato l'agenzia.
Una fonte militare ha aggiunto che «la tappa seguente sarà l'ingresso dell'esercito nella località».

ONU: Assad e Isis hanno usato armi chimiche e gas mostarda
Un'indagine dell'Onu ha stabilito che sia le forze del regime del presidente siriano Bashar al-Assad sia i jihadisti dello Stato Islamico hanno usato armi chimiche in Siria. Secondo gli investigatori onusiani le forze di Damasco hanno effettuato almeno due attacchi chimici e i combattenti dell'Isis hanno usato gas mostarda.
Il gruppo di inquirenti ha stabilito e identificato coloro che hanno portato tre degli attacchi tra il 2014 e il 2015 ma non ha raggiunto nessuna conclusione su altri sei casi su cui indaga dal 2015.
Secondo il report il regime ha lanciato armi chimiche su due villaggi nella provincia di Idlib, Talmenes il 21 aprile del 2014 e Sarmin il 16 marzo del 2015, nonostante Assad abbia sempre negato l'uso di armi chimiche. In entrambi i casi gli elicotteri siriani hanno lanciato sulle abitazioni «un congegno» che nel caso di Sarmin corrisponde «alle caratteristiche del cloro».
Inoltre lo Stato Islamico «era l'unica entità con la capacità, la possibilità, le motivazioni e i mezzi per usare il tioetere del cloroetano», più noto come iprite o gas mostarda nell'attacco sulla città di Marea a Nord di Aleppo il 21 agosto del 2015.