23 aprile 2025
Aggiornato 03:00
26° giorno di guerra Russia-Ucraina

Ucraina - Russia, le news di oggi. Mosca agli Usa: «Commenti Biden inaccettabili». I filorussi: «Ancora una settimana per prendere Mariupol»

Le notizie di oggi 21 marzo 2022: gli aggiornamenti in tempo reale e la diretta del ventiseiesimo giorno di conflitto. Due navi russe sparano contro il porto di Odessa. Mosca: distrutto lanciarazzi in centro commerciale di Kiev

Il Presidente russo, Vladimir Putin
Il Presidente russo, Vladimir Putin Foto: tass.com

La Ue discute di nuove sanzioni, ma sull'energia arriva già il «no» dell'Ungheria. Il premier israeliano Bennett sul discorso di ieri di Zelensky alla Knesset: sbagliato comparare la Shoah. Mosca rivendica di avere colpito con i missili un centro di addestramento a Rivne, nel nordovest: «Uccisi 80 mercenari e nazionalisti». Fermata la perdita di ammoniaca da un impianto chimico colpito a Sumy: per Mosca è stata «una provocazione ucraina premeditata». Kiev respinge l'ultimatum dei russi a Mariupol che chiedevano ai militari di «lasciare la città entro le 5 del mattino». Colloqui di un'ora e mezza, ma per l'Ucraina «non sono seri». La Casa Bianca fa sapere che Biden sarà a Varsavia il 25 marzo. E nel pomeriggio sentirà al telefono Draghi e altri leader Ue..

22:46 - Zelensky: «Serve incontro con Putin per fermare la guerra»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha insistito sulla necessità di un «incontro, in qualunque forma sia» con il presidente russo Vladimir Putin per «fermare la guerra» in Ucraina. Lo ha detto durante una intervista a Suspilne, un media ucraino. «Credo che in questo momento, senza un incontro, sia impossibile capire pienamente ciò che loro (i russi) siano pronti a fare per fermare la guerra», ha aggiunto.

22:06 - Macron: «Coordinamento con alleati continua senza sosta»

«Il coordinamento tra i partner e gli alleati europei continua senza sosta sulla questione della guerra in Ucraina». Lo fa sapere l'Eliseo, ricordando che il presidente francese Emmanuel Macron ha partecipato alla teleconferenza con i leader di Germania, Stati Uniti, Italia e Regno Unito, il cosiddetto «Quintetto».

21:53 - Bloccato in Russia il sito di Euronews

Il regolatore delle telecomunicazioni russo ha bloccato oggi l'accesso al sito del canale francese Euronews. Lo riferisce oggi l'agenzia di stampa France Presse. Si tratta dell'ennesima testata straniera bloccata in Russia dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. L'autorità Roskomnadzor ha bloccato il sito internazionale di Euronews e della sua versione russa su richiesta della procura. Non è stato chiarito il motivo dello stop.

21:21 - Casa bianca esclude visita Biden in Ucraina

L'ipotesi di un viaggio del presidente Usa Joe Biden in Ucraina «non è stata esplorata», anche perché una visita del presidente implicherebbe un enorme apparato di sicurezza. L'ha detto la portavoce della Casa bianca Jen Psaki, segnalando invece che Biden si attende dal suo viaggio in Europa di questa settimana di «ottenere un continuato coordinamento e una risposta unitaria alle azioni costantemente votate all'escalation del presidente (russo Vladimir) Putin».

Psaki ha anche escluso la possibilità di una forza di peacekeeping in Ucraina, suggerendo che questo potrebbe superare le linee rosse indicate da Biden per non essere militarmente coinvolti in un conflitto diretto con la Russia. «Il presidente - ha detto Psaki - è stato chiaro: noi non manderemo truppe americane a combattere contro truppe russe. Non è nell'interesse del popolo americano o della nostra sicurezza nazionale, ma continueremo a discutere un ventaglio d'idee».

21:14 - Pentagono: discussioni per fornire a Kiev difese aere lungo raggio

Gli Stati uniti hanno in corso discussioni con altri paesi per fornire anche apparati di difesa aere «a lungo raggio, alle quali (i militari ucraini) sono abituati». L'ha detto oggi il portavoce del Pentagono John Kirby durante un briefing al Pentagono. Si tratta probabilmente dei sistemi di difesa missilistica aerea S-300 di costruzione sovietica, che sono in dotazione anche ad alcuni paesi dell'Europa orientale. In precedenza la CNN ha scritto che gli Usa stavano discutendo con la Slovacchia per fornire questi sistemi d'arma. Bratislava chiede in cambio i Patriot.

20:55 - Zelensky: «Referendum su compromessi con Russia»

Ogni «compromesso» nei negoziati con la Russia sarà sottoposto a un referendum in Ucraina. L'ha detto oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista con una testata locale, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa France Presse. «L'ho spiegato a tutti i gruppi negoziali: quando parlate di qtutti questi cambiamenti, che possono essere storici, noi li porteremo a un referendum», ha detto il presidente a Suspilne.

20:49 - Casa bianca ribadisce: la Cina deve condannare le azioni di Putin

Gli Stati uniti vogliono sentire dalla Cina una «esplicita condanna delle azioni del presidente (Vladimir) Putin» per capire se sta dalla parte giusta della storia. L'ha affermato la portavoce della Casa bianca Jen Psaki, dopo che in un'intervista l'ambasciatore cinese all'Onu Qin Gang ha oggi suggerito una disponibilità cinese a spendersi di più sul fronte del negoziato russo-ucraino.

«Nella stessa intervista, non ha condannato le azioni del presidente Putin. La nostra idea è che un'esplicita condanna delle azioni del presidente Putin siano importanti e vitali, perché riguardano quale lato della storia si vuole occupare in questo momento», ha detto Psaki.

Psaki ha chiarito che, dopo il lungo colloquio tra il presidente Usa Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping di venerdì, si continueràa a tenere «aperta la linea di comunicazione», ma quello che Washington sta notando è «l'assenza di una condanna e il fatto che (Pechino) stia dando eco a teorie cospirative prodotte dalla Russia su armi chimiche» che sarebbero sviluppate dagli Usa in Ucraina.

20:40 - USA: «Tenere aperti canali di comunicazione con la Russia»

Gli Stati Uniti ritengono che «sia importante mantenere aperti canali di comunicazione con la Russia». L'ha detto oggi durante il suo quotidiano briefing il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. «Noi crediamo che sia importante mantenere canali di comunicazione con la Russia», ha affermato Price. «Voi - ha continuato - ci avete sentito dire prima che il dialogo aperto o l'abilità di confrontarsi in un dialogo aperto è cruciale, specialmente durante momenti di tensione e di conflitto. Abbiamo cercato di tenere aperte queste linee di comunicazione».

20:01 - USA: «Il piano di Putin fermato dalla resistenza degli ucraini»

«Il presidente Putin aveva un suo piano, pensava di conquistare Kiev in poche ore se non giorni. Ma è stato fermato dalla resistenza degli ucraini e le sue forze sono in stallo». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, durante il briefing con la stampa. «Questa è una guerra più grande della Russia e dell'Ucraina, ci sono in gioco principi universali che Putin ha cercato di violare, tra questi la sovranità di un Paese di determinare la sua politica estera e le sue alleanze», ha sottolineato.

19:58 - Russia: «4,5 milioni di civili usati come scudi umani dagli ucraini»

«Nonostante l'apertura quotidiana di corridoi umanitari, i neonazisti ucraini continuano a tenere in ostaggio come scudo umano oltre 4,5 milioni di civili a Kiev, Kharkov, Chernihiv, Sumy e in una ventina di altri grandi insediamenti, oltre a 6.825 cittadini stranieri che, per volontà del destino, sono finiti sul territorio dell'Ucraina in questo momento difficile». Lo ha affermato il generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro nazionale di controllo della difesa della Federazione Russa, citato dalla Ria Novosti.

19:41 - Zelensky: «Eventuale accordo con Mosca dovrebbe essere sottoposto a referendum»

Un eventuale accordo con la Russia dovrebbe essere sottoposto ad un referendum in Ucraina. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, secondo quanto riferisce la Tass.

19:39 - Biden: «Rischio cyber-attacchi russi negli USA»

Il presidente americano Joe Biden torna a mettere in guardia sul rischio di cyber-attacchi russi contro gli Stati Uniti. «Avevo avvertito che la Russia potrebbe condurre attacchi informatici contro gli Stati Uniti.
Oggi ribadisco quell'allarme basandomi su informazioni di intelligence: il governo russo sta esplorando la possibilità di sferrare cyber-attacchi», ha scritto Biden in un tweet. «Si tratta», ha sottolineato il presidente americano, «del tipico copione di Mosca».

18:12 - Zelensky: «Non accetteremo alcun ultimatum dalla Russia»

Kiev «non può accettare alcun ultimatum dalla Russia». L'ha dichiarato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista con il sito d'informaizoni locale Suspilne, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa France Presse. «L'Ucraina non può accettare alcun ultimatum dalla Russia. Bisogna che distruggano tutto e solo allora i loro ultimatum saranno rispettati», ha detto il numero uno ucraino nella video-intervista.

17:46 - L'Ucraina accusa la Russia di terrorismo di Stato

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha accusato oggi la Russia di terrorismo di Stato. Parlando al fianco del segretario alla Difesa britannico Ben Wallace durante una visita a Londra, Reznikov ha affermato che 150 bambini ucraini sono stati uccisi da quando la Russia ha invaso l'Ucraina. Il ministro di Kiev ha aggiunto che più di 400 scuole e asili e più di 110 ospedali sono stati distrutti.

«Migliaia e migliaia di civili» sono stati uccisi, ha sottolineato, dicendo che non si sa esattamente quanti siano ancora intrappolati sotto le macerie delle case distrutte. «Questo è terrorismo di Stato. Ecco perché il Cremlino deve essere fermato, perché andrà oltre. Attaccherà altri Paesi», ha detto Reznikov. La Russia nega di prendere di mira i civili.

17:36 - Mosca contro gli USA: «Commenti inaccettabili da Biden»

Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti «inaccettabili» di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, definito «criminale di guerra» e «dittatore assassino». Lo riportano alcuni media americani, fra i quali Cnbc e l'agenzia Bloomberg. Secondo la Russia, le parole del presidente Usa potrebbero causare una rottura dei rapporti con gli Stati Uniti.

17:28 - Mosca: distrutto lanciarazzi in centro commerciale di Kiev

Mosca ha dichiarato oggi di aver colpito un centro commerciale a Kiev per distruggere «una batteria di lanciarazzi multiplo (Mlrs) e una base di stoccaggio le loro munizioni». «La notte del 21 marzo, una batteria di lanciarazzi a lancio multiplo e una base di stoccaggio per le loro munizioni in un centro commerciale non funzionante sono state distrutte da armi ad alta precisione a lungo raggio», ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dall'agenzia Ria. Il portavoce ha quindi aggiunto che le forze russe hanno distrutto strutture di stoccaggio di armi di aerei e di testate per i sistemi missilistici Tocka-U nella regione di Ivano-Frankivsk.

17:09 - Media: possibile un viaggio di Bennett a Kiev

Il premier israeliano Naftali Bennett è pronto a volare a Kiev, su invito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a condizione di «passi avanti importanti nel negoziato» con Mosca. E' quanto riporta oggi il sito Ynet, precisando che lo scorso fine settimana l'ufficio del premier ha coinvolto lo Shin Bet nei preparativi di sicurezza per una possibile visita di Bennett nella capitale ucraina con breve preavviso. All'inizio del mese Bennett è stato a Mosca per un incontro di circa tre ore con il presidente russo Vladimir Putin.

Oggi Bennett ha riferito di «progressi» nei negoziati in corso tra Russia e Ucraina per mettere fine alla guerra, ma ha anche rimarcato che c'è «ancora molta strada da fare, perchè ci sono questioni controverse, alcune delle quali fondamentali», e «le divisioni rimangono ancora molto ampie». Riguardo ai progressi citati, il premier israeliano ha precisato che Mosca non chiede più la rimozione del presidente Zelensky né la completa smilitarizzazione dell'Ucraina, mentre Kiev non chiede più di aderire alla Nato.

17:07 - Kuleba: «Cina potenza globale, svolga ruolo in negoziati Ucraina»

La Cina deve svolgere, da potenza globale, un ruolo «importante» nella ricerca di una soluzione politica che ponga termine alla guerra in Ucraina. L'ha affermato oggi il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba, dopo che l'ambasciatore cinese all'Onu Qin Gang ha suggerito una maggiore propensione di Pechino ad assumere un ruolo del genere.

17:03 - Pentagono non conferma uso russo di missile supersonico

Il Pentagono non può confermare né negare le affermazioni fatte dalla Russia di aver lanciato un missile ipersonico contro un bersaglio ucraino durante il fine settimana, ha dichiarato lunedì un alto funzionario della difesa degli Stati Uniti. «Non siamo in grado di confutarlo, ma non possiamo nemmeno confermarlo autonomamente. Non è del tutto chiaro. Quello che valuteremmo è che è certamente possibile», ha detto il funzionario ai giornalisti, aggiungendo che è inspiegabile la ragione di un lancio a tale distanza per colpire un edificio.

Sabato il Cremlino ha dichiarato di aver colpito un deposito di armi ucraino con un missile ipersonico, condividendo un video che mostra un missile che colpisce e distrugge un edificio. Una spiegazione, secondo il funzionario, potrebbe essere che le forze russe stanno esaurendo le munizioni di precisione normalmente utilizzate «e sentono di dover attingere a quella risorsa».

17:02 - Ministro Difesa Ucraina: Londra ha coraggio, meno altri partner

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov oggi ha ringraziato personalmente il suo omologo britannico Ben Wallace per «il coraggio» dimostrato nel fornire apparati militari, che «contrasta con alcuni dei nostri partner. Negli ultimi 25 giorni l'Ucraina sta combattendo contro i criminali di guerra russi. In questi giorni abbiamo distrutto circa 1.500 veicoli corazzati e 500 carri armati dei terroristi russi», ha scritto su Twitter il ministro. «Parte di questi - ha continuato - (sono stati distrutti) grazie all'aiuto umanitario britannico. Ringrazio personalmente Ben Wallace per il coraggio della Gran Bretagna, che contrasta con quello di altri partner».

16:08 - Cina: no a condanna Russia apre margini per il dialogo

La Cina ha affermato oggi che la sua decisione nel non procedere con una condanna esplicita dell'attacco russo all'Ucraina crea nuovi spazi alla pace e ha sostenuto che il «tempo dimostrerà» che è «dalla parte giusta della storia. «Durante una videochiamata con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden di recente, il presidente Xi Jinping ha sottolineato che la Cina non vuole che la situazione in Ucraina arrivi all'estremo, sostenendo la pace e opponendosi alla guerra», ha premesso il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin.

«Tutte le parti devono sostenere congiuntamente Russia e Ucraina nel dialogo e nei negoziati che devono produrre risultati e portare alla pace. Gli Stati Uniti e la NATO dovrebbero anche loro dialogare con la Russia per affrontare il nodo cruciale della crisi ucraina e alleviare le preoccupazioni in materia di sicurezza sia della Russia che dell'Ucraina», ha proseguito Wang.

Wang ha inoltre affermato come Xi, nella telefonata con Biden, «ha sottolineato che più complessa è la situazione, maggiore è la necessità di rimanere calmi e razionali. Quali siano le circostanze, c'è sempre bisogno di coraggio politico per creare spazio per la pace e lasciare spazio a una soluzione politica. È imperativo che le parti coinvolte dimostrino volontà politica e trovino una soluzione adeguata in vista delle esigenze immediate ea lungo termine. Altre parti possono e devono creare condizioni a tal fine».

Per questo, ha detto ancora il portavoce cinese, «la priorità urgente è mantenere il dialogo e i negoziati in corso, evitare vittime tra i civili, prevenire una crisi umanitaria e cessare le ostilità il prima possibile» e quindi è necessario che «i principali paesi si rispettino a vicenda, rifiutino la mentalità della Guerra Fredda, si astengano dal confronto a blocchi e costruiscano passo dopo passo un'architettura di sicurezza equilibrata, efficace e sostenibile per la regione e per il mondo. La Cina ha fatto del suo meglio per la pace e continuerà a svolgere un ruolo costruttivo».

15:45 - Ambasciatore USA convocato per dichiarazione Biden su Putin

Il ministero degli Esteri russo ha convocato oggi l'ambasciatore statunitense John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta per la recente dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin. All'inizio di marzo, Biden ha definito Putin un «dittatore omicida» e «un criminale di guerra».

«Il 21 marzo, l'ambasciatore americano John Sullivan, è stato convocato al ministero degli Esteri russo che gli ha consegnato una nota di protesta in relazione alle recenti inaccettabili dichiarazioni fatte dal capo della Casa Bianca, Joe Biden, sul presidente della Russia», ha detto il ministero, citato dall'agenzia russa Ria. Secondo il ministero, le dichiarazioni di Biden hanno messo le relazioni tra Russia e Stati Uniti «a rischio di essere interrotte».

15:19 - Corte di Mosca vieta Facebook e Instagram per «estremismo»

Un tribunale di Mosca ha vietato oggi l'uso di Facebook e Instagram per «estremismo». Lo riporta l'agenzia di stampa Ria. La corte ha precisato che il divieto entrerà subito in vigore e che non si applicherà a WhatsApp. Il tribunale distrettuale di Tverskoi a Mosca ha accolto la richiesta della procura generale di vietare le operazioni dell'azienda Meta dopo che questa si è rifiutata di cancellare le espressioni di violenza usate sui social media contro i russi.

«Il tribunale ha deciso di accogliere la causa dell'ufficio del procuratore generale russo - ha detto il giudice Olga Solopova, citata dai media russi - la decisione del tribunale ha effetto immediato». La misura non riguarda l'applicazione di messaggistica WhatsApp, alla luce «dell'assenza di funzionalità per la diffusione pubblica delle informazioni». A inizio mese, Meta ha consentito la pubblicazione di appelli alla violenza contro l'esercito russo sulle sue piattaforme di social media.

15:03 - Consigliere Zelensky: Russia non è seria su colloqui pace

La Russia non prende sul serio i colloqui di pace, ha detto al Newshour della BBC il consigliere del presidente ucraino Zelensky Alexander Rodnyansky. Rodnyansky afferma che i colloqui mirano a «intrappolare l'Occidente nel pensare che non siano necessarie ulteriori sanzioni. Hanno usato questi discorsi come un modo per distrarre l'attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia», ha aggiunto. «Non cerchi la pace e intanto bombardi le città su larga scala » ha concluso il consigliere del presidente ucraino.

14:44 - UNHCR: se cade Odessa 500mila rifugiati verso Moldavia

«Le autorità moldave ci ripetono ogni giorno che nel caso in cui Odessa venga attaccata, la Moldavia non è capace di gestire quello che ci si aspetta, ovvero che circa 500 mila rifugiati che arrivino alla frontiera moldava. Questa purtroppo è la previsione e ci si aspetta di avere 100.000 rifugiati al giorno per circa 5-6 giorni se dovesse essere attaccata Odessa. Ci stiamo preparando insieme al Governo, insieme alle altre agenzie umanitarie, per avere tende, centri disponibili e anche corridoi umanitari che aiutino i rifugiati ad andare subito in Romania in altre parti dell'Europa». Lo ha detto a Radio 24 nel programma 24 Mattino, Francesca Bonelli, rappresentante UNHCR per la Moldavia.

14:24 - Guterres: «Grave impatto su mercati alimentari ed energia»

Le ricadute dell'invasione russa dell'Ucraina si sentiranno sui mercati alimentari ed energetici e potrebbero avere un impatto grave nella lotta per arginare la crisi climatica, secondo Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite. «Le ricadute della guerra russa in Ucraina rischiano di capovolgere i mercati alimentari ed energetici globali, con importanti implicazioni per l'agenda climatica globale», ha detto Guterres in un vertice sulla sostenibilità organizzato dall'Economist.

«Dato che le principali economie perseguono una strategia orientata a sostituire i combustibili fossili russi, misure a breve termine potrebbero creare dipendenza a lungo termine dai combustibili fossili trascurando le politiche per ridurli», ha detto il Segretario generale ricordando che se il mondo dovesse superare 1,5 gradi Celsius di riscaldamento globale le conseguenze sarebbero irreversibili. A causa della guerra ucraina poi, i prezzi dei principali beni agricoli prodotti nella regione sono saliti alle stelle. Il problema più grande è il grano, le cui forniture provenienti da Russia e Ucraina sono a rischio e rappresentano quasi il 30% del commercio mondiale.

14:15 - Russia, prezzi fertilizzanti +30% da inzio anno, sopra massimi 2008

Ennesimo allarme rincari dal Financial Times, stavolta sui fertilizzanti di cui la Russia è uno dei maggiori produttori ed esportatori e che se non sono stati presi di mira direttamente dalla sanzioni contro Mosca, a seguito dell'invasione dell'Ucraina, sono stati oggetto di limitazioni all'export della stessa amministrazione russa. Il quotidiano finanziario cita l'indice sul settore di Cru, una società di consulenze specialistica secondo cui da inizio anno è stato accumulato un rincaro del 30% e sono stati già superati i record del 2008.

14:08 - Bennett: «Russia non chiede più la rimozione di Zelensky»

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha dichiarato che i russi non chiedono più la rimozione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky né la completa smilitarizzazione dell'Ucraina, aggiungendo che c'è «ancora molta strada da fare» nella mediazione tra Russia e Ucraina, alla conferenza People of lo Stato. «Continueremo insieme ai nostri altri amici nel mondo a cercare di creare un ponte tra le parti per porre fine alla guerra, questa è la cosa migliore che può succedere», ha aggiunto il primo ministro dello Stato ebraico.

14:07 - Videochiamata di 90 minuti tra delegazioni di Mosca e Kiev

I negoziatori di Russia e Ucraina hanno tenuto oggi una videochiamata di circa 90 minuti e i gruppi di lavoro continueranno a trattare per tutta la giornata. Lo ha detto un membro della delegazione ucraina, David Arakhamia. «Oggi lavoreremo tutto il giorno», ha detto Arakhamia, citato dai media ucraini.

13:48 - Regolatore: sensori radioattività Chernobyl non funzionano

L'operatore ucraino per l'energia atomica ha dichiarato che i sensori e i monitor per sorvegliare le radiazioni installati attorno alla centrale di Chernobyl non funzionano più. In una nota, il regolatore ha aggiunto che non ci sono più vigili del fuoco per proteggere le foreste contaminate attorno al sito, adesso che si avvicina la stagione più calda. E i due fattori di rischio combinati implicano «un significativo deterioramento» della capacità di controllo della diffusione delle radiazioni non soltanto in Ucraina ma anche oltreconfine nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

13:48 - Vereshchuk: «Conquista Mariupol questione personale per Putin»

La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha affermato che l'assalto russo a Mariupol rappresenta una questione personale per il presidente Vladimir Putin, perché non è riuscito a catturare la città nel 2014, quando la Russia ha annesso la penisola di Crimea. «Penso che Putin stia realizzando una vendetta personale sulla gente di Mariupol, dopo la sua incapacità di conquistare la città nel 2014. È una punizione collettiva per il loro rifiuto della tutela russa», ha detto al quotidiano francese Libération.

12:54 - Mulè: «Se cade Mariupol, Putin può dirsi vincitore e trattare»

«Spiragli? Devo vedere gli spiragli e aggrapparmi a qualsiasi possibilità di accordo e negoziato. La caduta di Mariupol può legittimamente diventare uno di quei motivi che, avendo unito la Crimea al Donbass, può convincere Putin a potersi presentare non più come uno sconfitto ma come un vincitore e quindi intavolare un negoziato. Speriamo che sia così e speriamo che i due protagonisti, Putin e Zelensky, possano incontrarsi alla luce di un negoziato preparato da chi sta lavorando a questo». Lo ha detto Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa, a 24 Mattino su Radio 24.

12:43 - Don Ciotti: «Nel mondo 34 guerre, ma di 33 nessuno ne parla»

«Perché continuano a tacere sulle guerre sparse nel resto del mondo, le guerre nel mondo sono 34. Abbiamo una guerra alle porte di casa, ma perché non pensiamo alle altre 33 guerre? È doveroso essere vicino a queste persone, ma delle altre 33 non parliamo perché non toccano i nostri interessi». A evidenziarlo è Don Luigi Ciotti, presidente di «Libera», durante il suo intervento alla XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, manifestazione che si è svolta a Napoli e alla quale hanno partecipato anche il presidente della Camera Roberto Fico, il leader politico del M5S Giuseppe Conte e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

12:40 - Forze Haftar negano invio «volontari» al fianco di Mosca

Le forze armate del generale libico Khalifa Haftar hanno smentito l'invio di «volontari» libici in Ucraina per combattere al fianco delle forze russe, come sostenuto dal ministero della Difesa di Kiev. Il generale Khaled Mahjoub, funzionario per i media delle forze di Haftar, ha detto al sito The Libya Update che l'esercito «non ha nulla a che fare con la guerra in Ucraina. L'esercito nazionale libico è impegnato nella lotta al terrorismo e alle mafie del traffico di esseri umani in Libia, in particolare al confine meridionale del Paese», ha detto Mahjoub.

Ieri lo Stato maggiore ucraino ha riferito di «un accordo raggiunto dalla Russia con il comandante militare libico Khalifa Haftar durante una sua visita a Mosca per inviare 'volontari' libici per combattere in Ucraina».

12:40 - Sumy. Russia prepara scenario emergenza di fuga chimica

Il governatore della regione russa di Kursk (confinante con la regione ucraina di Sumy), Roman Starovoit, in una riunione settimanale dell'amministrazione regionale, ha chiesto di elaborare uno «scenario di emergenza» in caso di distruzione dell'impianto di Sumykhimprom in Ucraina. Lo riportano i media russi. Oggi in mattinata si è verificata una perdita di ammoniaca presso l'impianto. A nome del governatore, i capi dei distretti di Belovsky, Glushkovsky e Sudzhansky dovranno determinare le misure per combattere la diffusione di sostanze tossiche.

Il servizio statale dell'Ucraina per le situazioni di emergenza ha indicato in un bombardamento russo la causa del danneggiamento di un serbatoio con ammoniaca. Il ministero della Difesa russo ha definito l'accusa una provocazione.

12:09 - Cremlino: progressi insufficienti nei negoziati, per ora no incontro leader

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che i progressi nei colloqui di pace con l'Ucraina non sono al livello previsto ("Sono minori di quelli che ci piacerebbero") e ha aggiunto che al momento non c'è ancora alcuna base per un possibile vertice Putin-Zelensky.

12:08 Cremlino: embargo sul petrolio russo colpirà tutti

«La decisione di imporre l'embargo sulle forniture di petrolio russo peggiorerà l'equilibrio energetico in Europa colpendo tutti». Lo afferma il Cremlino riportato dalla Tass. «Un simile embargo avrebbe un'influenza molto grave sul mercato petrolifero mondiale, un'influenza dannosa sul mercato energetico in Europa. Ma gli americani non perderanno nulla, è ovvio, staranno molto meglio degli europei», ha detto Peskov durante una conferenza stampa.

11:57 - Putin aggiorna omologo uzbeko su offensiva in Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin, ha aggiornato il suo omologo dell'Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev, sull'andamento dell'operazione militare russa in Ucraina, durante una conversazione telefonica di cui ha riferito il servizio stampa del Cremlino. «Su iniziativa della parte uzbeka, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev. Vladimir Putin ha informato dello stato di avanzamento dell'operazione militare speciale per proteggere le repubbliche del Donbass», si legge in una nota, citata dalla Ria Novosti. «Il presidente dell'Uzbekistan ha parlato con comprensione della posizione e delle azioni della parte russa», si aggiunge.

11:51 - Baerbock: «Serve un ponte aereo per i profughi»

«Molti altri milioni di ucraini fuggiranno. Il mio appello urgente all'Europa, alla comunità internazionale e ai nostri partner transatlantici: abbiamo bisogno di un ponte aereo in solidarietà dal confine esterno dell'Unione europea verso tutti i paesi europei e attraverso l'Atlantico»: lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, al suo arrivo al Consiglio Esteri dell'Ue a Bruxelles. Ad oggi sono quasi 3,5 milioni gli ucraini che hanno lasciato il Paese a causa del conflitto.

11:38 - Separatisti Donestk: «Per prendere Mariupol serve più di 1 settimana»

Il capo della Repubblica separatista ucraina di Donestk Denis Pushilin ha dichiarato a Interfax che ci vorrà oltre una settimana per riuscire a conquistare Mariupol. «Non sono così ottimista che in 2-3 giorni o in una settimana si chiuda la questione. Sfortunatamente, no, la città è grande».

11:07 - Zelensky: «Germania non sia sponsor della macchina militare russa»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i cittadini tedeschi a «non essere sponsor della macchina militare russa», mettendo fine a tutti i rapporti economici con Mosca. «Non siate sponsor della macchina militare di questo Paese, non un euro agli occupanti, chiudete loro tutti i porti, non fornite merci, rifiutate le risorse energetiche russe, spingete la Russia a lasciare l'Ucraina», ha detto in un videomessaggio inviato ai manifestanti scesi in piazza a Berlino a sostegno dell'Ucraina e apparso oggi sull'account Telegram di Zelensky.

«Tedeschi! Voi avete potere. L'Europa ha un potere più forte di qualsiasi missile, più forte dei carri armati. Senza scambi con le vostre banche e aziende, la Russia non avrà i fondi per questa guerra», ha aggiunto il presidente ucraino, citato dall'agenzia Interfax.

11:06 - Nuovo coprifuoco a Kiev: dalle 20 alle 7 di mercoledì

Un nuovo coprifuoco di 35 ore è stato imposto a Kiev dalle autorità della capitale ucraina. Il coprifuoco partirà dalle 20 di oggi (le 19 in Italia) fino alle 7 di mercoledì (le 6 in Italia). Chiunque venga trovato per strada, sprovvisto del pass speciale o che non sia in transito verso un rifugio verrà considerato un nemico.

11:06 - Bennett: «Olocausto non dovrebbe essere paragonato a nulla»

«Credo che l'Olocausto non dovrebbe essere paragonato a niente»: lo ha detto oggi il premier israeliano, Naftali Bennett, commentato l'intervento tenuto ieri dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky davanti alla Knesset, nel corso del quale ha paragonato l'Olocausto all'invasione russa dell'Ucraina. «Il suo paese e il suo popolo sono in una guerra molto dura - ha detto oggi Bennett nel suo intervento a un avento organizzato da Ynet - molte centinaia di morti, milioni di profughi. Non riesco a immaginare cosa significhi essere nei suoi panni. Tuttavia, personalmente credo che l'Olocausto non dovrebbe essere paragonato a niente».

10:47 - Bennett: «Ancora molta strada per accordo Mosca-Kiev»

Il premier israeliano Naftali Bennett ha riferito oggi di «progressi» nei negoziati in corso tra Russia e Ucraina per mettere fine alla guerra, ma ha rimarcato come ci sia «ancora molta strada da fare, perchè ci sono questioni controverse, alcune delle quali fondamentali». «Le divisioni rimangono ancora molto ampie», ha aggiunto il premier nel suo intervento a un evento organizzato da Ynet.

10:47 - Cremlino: ucraini usano pause scontri per attaccarci

«Qualsiasi stop all'operazione viene usato dalle unità dei nazionalisti per riunirsi» e per «continuare ad attaccare i militari russi» ed è «accaduto più volte», ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aggiungendo che «è un processo complicato» a proposito della ripresa di colloqui sul cessate il fuoco nei negoziati.

10:43 - Patuanelli: «Difficoltà etiche, ma invio armi in Ucraina giusto»

C'è una «normale difficoltà etica in tutti noi in questo momento»: sull'invio delle armi in Ucraina «non ho votato in modo superficiale, la mia è stata una riflessione profonda. Ma il ragionamento che va fatto è anche sul diritto di difesa di un popolo che è stato aggredito e deve essere aiutato». Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, intervistato su RTL 102.5 a margine del Consiglio Agricoltura in corso a Bruxelles.

07:34 - Missili russi contro campo addestramento militare a Rivne

La Russia ha lanciato due missili contro un campo di addestramento militare a Rivne, nell'Ucraina occidentale, ha affermato Vitaliy Koval, il capo dell'amministrazione regionale. In una dichiarazione video, Koval ha detto che i raid sono avvenuti alle prime ore di oggi.

07:25 - Zelensky: «Gerusalemme il posto giusto per trovare la pace»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto nella notte che Gerusalemme sarebbe «il posto giusto per trovare la pace», facendo riferimento ai negoziati con la Russia. «Il primo ministro israeliano Naftali Bennett sta cercando di trovare un modo per un negoziato con la Russia e gli siamo grati per tutti i suoi sforzi, affinché prima o poi si possa avviare il dialogo con la Russia. Forse a Gerusalemme. Questo è il posto giusto per trovare la pace. Se possibile», ha affermato il capo di Stato in un video pubblicato su Telegram.

07:01 - Fuga di ammoniaca da impianto chimico danneggiato a Sumy

Un impianto chimico danneggiato dai bombardamenti russi sta perdendo ammoniaca, contaminando una zona di 2,5 chilometri intorno alla struttura, secondo il governatore di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina. Con alcuni post su Facebook e Telegram, Dmytro Zhyvytsky ha avvertito che il villaggio di Novoselytsia è a rischio, mentre è improbabile che la città di Sumy venga a seguito della direzione del vento. Il personale di emergenza dell'impianto e il servizio di emergenza statale stanno cercando di intervenire per limitare la di ammoniaca, ha scritto Zhyvytsky.

06:10 - «USA possono ampliare ulteriormente sanzioni alla Russia»

In un'intervista alla CBS, il vice consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Daleep Singh ha spiegato di come l'America abbia la capacità di espandere le sue sanzioni contro la Russia, compreso il raggiungimento delle «vette più alte dell'economia russa».

«Possiamo ampliare le nostre sanzioni. Prendi le misure, prendi le sanzioni che abbiamo già applicato, applicale in più target. Applicali a più settori, più banche, più settori che non abbiamo toccato», ha affermato. E alla domanda su cosa questo potrebbe comportare, Singh ha detto: «Le vette dell'economia russa. Si tratta principalmente di petrolio e gas, ma ci sono anche altri settori. Non voglio specificarli, ma penso che Putin saprebbe cosa sono».

Singh ha descritto l'impatto delle sanzioni degli Stati Uniti e degli alleati sull'economia russa, dicendo che hanno spinto Putin a prendere «misure disperate. Sta autoisolando la sua economia. La Russia è ora su una corsia preferenziale per uno standard di vita sovietico in stile anni '80. Sta esaminando un abisso economico e questo è il risultato delle scelte di Putin e posso vedere dalla sua reazione, ecco dove è diretto. Questa è la guerra di Putin. Queste sono le sanzioni di Putin e questa è la difficoltà di Putin che sta causando al popolo russo», ha concluso.

06:02 - Joe Biden venerdì in Polonia

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si recherà a Varsavia, in Polonia, venerdì, dopo i suoi incontri a Bruxelles, in Belgio, con gli alleati della NATO, i leader del G7 e dell'Unione Europea. Lo ha reso noto il segretario stampa della Casa Bianca Jen Psaki. Biden terrà un incontro bilaterale con il presidente polacco Andrzej Duda e «il presidente - ha affermato Psaki - discuterà di come gli Stati Uniti, insieme ai nostri alleati e partner, stanno rispondendo alla crisi umanitaria creata dalla guerra ingiustificata e non provocata della Russia contro l'Ucraina».

06:01 - No all'ultimatum di Mosca per la resa di Mariupol

Il governo ucraino ha rifiutato l'ultimatum della Russia di consegnare la città di Mariupol entro le 5:00 di questa mattina (ora di Mosca), come aveva richiesto il Ministero della Difesa russo oltre a informare che avrebbe aperto corridoi umanitari dalla città entro le 10:00 ora locale di oggi.

Il vice primo ministro ucraino Irina Vereshchuk ha respinto i termini della Russia, che erano contenuti in un documento di otto pagine: «Non si può discutere di una resa o di deporre le armi - ha detto - ne abbiamo già informato la parte russa. Ho scritto: 'Invece di perdere tempo a scrivere una lettera di 8 pagine, aprite il corridoio.' Abbiamo informato l'ONU e il CICR e siamo in attesa di una risposta dalla comunità internazionale. Questa è una manipolazione consapevole e una vera presa di ostaggi».