16 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Politiche europee

Brexit, incontro a Bruxelles fra Juncker e May: «Discussione costruttiva»

Nel vertice si è discusso soprattutto delle «garanzie» o «rassicurazioni» sulla natura temporanea del «backstop», la clausola di salvaguardia che dovrebbe impedire il ritorno di una frontiera terrestre «dura» fra la Repubblica d'Irlanda e l'Irlanda del Nord

Il Premier britannico, Theresa May con il Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker
Il Premier britannico, Theresa May con il Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker Foto: ANSA

BRUXELLES - Il presidente della Commissione europea e la premier britannica Theresa May hanno pubblicato una dichiarazione congiunta, al termine del loro incontro di questa sera a Bruxelles, in cui confermano di aver discusso soprattutto delle «garanzie» o «rassicurazioni» sulla natura temporanea del «backstop», la clausola di salvaguardia che dovrebbe impedire il ritorno di una frontiera terrestre «dura» fra la Repubblica d'Irlanda e l'Irlanda del Nord, e come rendere queste rassicurazioni giuridicamente vincolanti.

Un'ipotesi, di cui però il comunicato congiunto non parla, sarebbe quella di inserire le rassicurazioni (sul fatto che l'Ue negozierà «in buona fede» sulle relazioni future, senza usare il «backstop» come arma di pressione per strappare condizioni migliori, e pronta ad abolirlo non appena sarà stato superato da un accordo che lo renda inutile) in un «protocollo» del Trattato di ritiro di ritiro del Regno Unito dall'Ue. Il protocollo avrebbe un più alto valore legalmente vincolante rispetto alla «dichiarazione politica» dei Ventisette e alla lettera inviata il 14 gennaio da Juncker e dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk al governo britannico, in cui sono state date finora quelle rassicurazioni.

May e Juncker, si riferisce nel comunicato congiunto, hanno discusso di «quali garanzie potrebbero essere fornite per quanto riguarda 'backstop', che sottolineino ancora una volta la sua natura temporanea e forniscano un'adeguata assicurazione legale a entrambe le parti». Entrambi, prosegue il comunicato, «hanno riconfermato il loro impegno a evitare una frontiera 'dura' nell'isola d'Irlanda e a rispettare l'integrità sia del mercato interno dell'Ue che del Regno Unito».

Il primo ministro britannico, inoltre, «ha preso nota della posizione dell'Ue e in particolare la lettera inviata dal presidente Tusk e dal presidente Juncker il 14 gennaio», e ha «salutato la continuazione dell'impegno della Task Force art.50 (i negoziatori dell'Ue guidati da Michel Barnier) con la sua squadra» negoziale.

I due interlocutori hanno discusso inoltre «il ruolo che potrebbero assumere le soluzioni alternative in sostituzione del 'backstop' in futuro», e hanno incaricato il capo negoziatore della Commissione Michel Barnier e il segretario di Stato Stephen Barclay, negoziatore del governo britannico per la Brexit, di esaminare in che modo potrebbero avanzare su questa strada la Commissione europea e il Regno Unito.

In più, Juncker e la May hanno anche discusso «se sia possibile apportare aggiunte o modifiche alla dichiarazione politica» dei leader dei Ventisette sulle relazioni future «che siano coerenti con le posizioni dell'Ue e del governo del Regno Unito e possano aumentare la fiducia nel fatto che entrambe le parti sono concentrate e mettono la loro ambizione nel cercare di conseguire al più presto possibile il previsto partenariato futuro», con l'impegno in questo senso di Barnier e Barclay.

I due leader, infine, «hanno convenuto che i colloqui sono stati costruttivi e hanno esortato i rispettivi team negoziali a continuare a esplorare le opzioni possibili con uno spirito positivo, ed esamineranno nuovamente i progressi nei prossimi giorni, consapevoli dei tempi stretti e dell'importanza storica di mettere l'Unione europea e il Regno Unito sulla via di un unico e stretto partenariato futuro».

Juncker e la May hanno convenuto di avere un altro colloquio ancora prima della fine del mese, conclude il comunicato congiunto.