Borsa di Atene rialza la testa, ma Berlino fa la scettica
Giorni intensi per Atene. Mentre la Borsa si rialza faticosamente dopo giorni di crollo, Berlino frena sulla possibilità di raggiungere un accordo sugli aiuti entro il 20 agosto. Scatenando la reazione della Commissione
ATENE (askanews) - La Borsa di Atene ha rialzato la testa dopo tre sedute consecutive in caduta, che hanno contrassegnato la riapertura dell'azionario ellenico a seguito di cinque settimane di chiusura forzata. A fine scambi stavolta l'indice generale ha siglato un brioso più 3,65 per cento. A «rovinare la festa» ci ha pensato nuovamente la Germania, il cui governo, tramite il quotidiano popolare Bild, ha fatto filtrare scetticismi sulla possibilità di chiudere un accordo sul nuovo piano di aiuti entro il 20 agosto, quando Atene dovrà rimborsare titoli di Stato per 3,5 miliardi di euro detenuti dalla Bce. Questo atteggiamento ha però innescato una piccata reazione della Commissione europea, che ha invece ribadito la fattibilità della tabella di marcia e rivendicato la titolarità a valutare i progressi in questa fase negoziale.
Risalita
Tornado alla Borsa greca, particolarmente rilevante è stata la risalita dei maggiori titoli bancari, finora il principale fattore di debolezza e sprofondati nelle precedenti sessioni. Hanno anzi trainato il rialzo generale mettendo a segno in molti casi le migliori performance. Come la Banca nazionale di Grecia che con il più 27,47 per cento ha registrato il maggior incremento assoluto. E si tratta di un titolo che nei giorni precedenti aveva subito continue sospensioni per eccesso di ribasso (quando andavano oltre il meno 30 per cento). Eurobank ha chiuso al più 17 per cento, Alpha Bank al più 11,61 per cento, e la Banca del Pireo con un più 3,62 per cento. Generalmente deboli, invece, le maggiori Borse europee. A Milano il Ftse-Mib ha chiuso a meno 0,42 per cento, Parigi meno 0,09 per cento, Francoforte meno 0,44 per cento, Londra meno 0,08 per cento. L'euro invece è leggermente risalito rispetto alla dinamica di calo di ieri, a 1,0915 dollari in serata.
Scetticismo tedescoe risposta Ue
Ma appunto il tabloid Bild ha citato fonti anonime del governo tedesco secondo cui un accordo prima del 20 agosto «non è fattibile». Scetticismo espresso all'indomani di messaggi in senso opposto lanciati dal premier greco Alexis Tsipras, che in una intervista aveva affermato che i negoziati sono ormai alle battute finali. Dalla Commissione europea, interpellati sulla questione, hanno subito fatto notare che la possibilità di un accordo entro il 20 agosto era stata evocata giusto ieri dal presidente Jean-Claude Juncker. E «quello che ha detto resta valido», ha affermato la portavoce della Mina Andreeva, che poi ha rincarato la dose. «In linea con il mandato ricevuto dai leader dell'area euro, le valutazioni sui progressi fatti nei negoziati con la Grecia spettano ai rappresentanti sul campo della Commissione assieme a quelli della Bce e del Fmi. Queste valutazioni sono soddisfacenti e non mi risulta - ha notato - che vi sia nessun altro sul campo per dare altre valutazioni».
Flebili segnali positivi
Nel frattempo alcuni flebili segnali positivi sono giunti dal disastrato mercato del lavoro greco. A maggio il tasso di disoccupazione ha segnato una limatura al 25 per cento, dal 25,7 per cento del mese precedente. Anche così, un attivo su quattro risulta senza lavoro e tra i giovani questa quota supera uno su due (51%). In Grecia si contano 1,2 milioni di disoccupati a fronte di 3,6 milioni di occupati: in pratica uno ogni tre.
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