Il negoziato del gas
A Berlino ha avuto luogo l'incontro tra il ministro dell'Energia russo Alexander Novak, quello ucraino Yuri Prodan e il commissario europeo per l'Energia Oettinger. Si è raggiunto un primo accordo sulle forniture di gas che la Russia concederà all'Ucraina, ma solo fino alla primavera.
BERLINO - Il commissario, il ministro dell'Energia russo Alexander Novak e l'omologo ucraino Yuri Prodan si sono incontrati a Berlino per cercare una soluzione alla crisi del gas, esplosa a giugno con lo stop delle forniture russe all'Ucraina, importante paese di transito verso l'Europa. Gazprom avvierà le consegne a fine ottobre dietro pagamento anticipato, dopo il rimborso di una prima tranche di due miliardi di dollari da parte di Kiev, ha spiegato Oettinger.
GARANZIE FINO A PRIMAVERA - Oettinger ha spiegato che«oggi abbiamo negoziato un piano per l'inverno in vari punti» che permetterà a Kiev e a tutti i Paesi europei che dipendono dal transito attraverso l'Ucraina di non ritrovarsi a corto di metano nei prossimi sei mesi. L'accordo, che deve essere approvato da Mosca e Kiev, è una «soluzione provvisoria per garantire l'approvvigionamento fino a primavera». Il ministro dell'Energia russo Novak afferma: «Abbiamo preparato un piano per l'inverno che può rappresentare una base per risolvere i problemi». Ma «purtroppo non siamo stati in grado di giungere a una soluzione completa», ha spiegato Prodan.
IL NEGOZIATO SEPARATO - Le consegne di Gazprom - almeno cinque miliardi di metri cubi in sei mesi per rimpinguare le scorte ucraine al lumicino - avverranno al prezzo di 385 dollari per mille metri cubi. E' un prezzo inferiore ai 485 dollari che Gazprom voleva imporre prima della rottura del negoziato, ma ben superiore ai 268 dollari concordati con la precedente amministrazione ucraina. I due ministri, che hanno negoziato separatamente con Oettinger prima della riunione a tre, non si sono presentati insieme davanti alla stampa e le loro interpretazioni dell'accordo sono state leggermente differenti.
L'INTESA - I 3,1 miliardi di dollari che l'Ucraina ha promesso di pagare corrispondono a quello che Kiev considera il suo debito, mentre Gazprom reclama 5,3 miliardi. Il tribunale arbitrale di Stoccolma pronuncerà sulla questione, ma non prima di vari mesi. In base alla pronuncia della corte Kiev salderà o meno il resto della cifra. Il pagamento è garantito dal Fondo monetario internazionale, ha spiegato Oettinger. Dopo consultazioni con i rispettivi governi i due ministri si ritroveranno con Oettinger a Berlino entro fine settimana prossima per confermare l'intesa.