1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Relazioni internazionali

Al via le esercitazioni russe che sfidano la NATO

Secondo il colonnello Oleg Kochetkov, capo del servizio stampa del reggimento Kursk, «nella regione artica la prossima settimana, gli equipaggi parteciperanno alle esercitazioni su larga scala di volo tattico, dove i piloti saranno impegnati in lanci di missili aria-aria a medio e corto raggio su bersagli aerei».

MOSCA - Caccia russi pronti ad «abbattere» il «nemico» nei cieli sopra l'Artico: le esercitazioni russe su larga scala, evidentemente non si limitano al Baltico, dove in parallelo le forze della Nato stanno andando avanti con le manovre già annunciate, dopo l'annessione decisa da Mosca della Crimea. E si preannunciano scene alla top gun.

Secondo il colonnello Oleg Kochetkov, capo del servizio stampa del reggimento Kursk, «nella regione artica la prossima settimana, gli equipaggi parteciperanno alle esercitazioni su larga scala di volo tattico, dove i piloti saranno impegnati in lanci di missili aria-aria a medio e corto raggio su bersagli aerei».

Più in generale dal 12 giugno sono entrate in fase attiva le esercitazioni su larga scala, volute dal Ministero della Difesa della Federazione Russa, nella regione di Kaliningrad, in parallelo e segno aperto di sfida rispetto alle manovre della NATO nelle tre repubbliche del Baltico e sul Mar Baltico. Come parte delle manovre, un gruppo di 24 navi della flotta locale sono state dislocate nelle acque territoriali, raggruppate in diverse task force, che comprendono cacciatorpediniere, corvette e altre imbarcazioni comprese le navi da rifornimento. Lo scopo dell'esercitazione è la ricerca e l'individuazione di navi e di sottomarini nemici immaginari.

Dalla regione di Tver sono arrivati una serie di velivoli, compresi i bombardieri Su-27 e Su-34, aerei da ricognizione Su-24MR, elicotteri Mi-24 e Tu-22M3 per pattugliamenti aerei. Il Tupolev Tu-22M è un bombardiere bimotore a getto, ultimo bombardiere sviluppato in URSS durante la Guerra fredda, è caratterizzato da una velocità di crociera sostenuta e dalla possibilità di trasportare un elevato carico bellico, ed è in grado di effettuare attacchi (con armi convenzionali o nucleari) contro obiettivi terrestri o navali. Peraltro essendo una macchina ancora efficiente, il Ministero della Difesa russo prevede di ricevere entro la fine del 2014 almeno dieci Tu-22M3 in base al programma di ammodernamento della flotta a lungo raggio dell'aviazione.

Sempre a Kaliningrad sono arrivati circa 200 paracadutisti dalla regione di Pskov. Oltre a unità aeree della flotta del Baltico. Ma coincidenza - o non troppo - vuole che anche l'Alleanza atlantica abbia avviato una delle sue più ampie esercitazioni militari nei Paesi baltici da quando la tensione è cresciuta in Ucraina e la Russia ha annesso la Crimea.