21 marzo 2023
Aggiornato 12:00
La crisi siriana

Raid israeliano contro l'esercito siriano

Dopo le minacce di ritorsione del premier Netanyahu, Israele è passata dalle parole ai fatti. Le forze di difesa di Tel Aviv hanno colpito diverse postazioni militari in Siria servite per portare a termine l'attacco contro i soldati dello Stato ebraico: una base di addestramento militare, alcuni centri di gestione e comando, batterie di missili

TEL AVIV - Dopo le minacce di ritorsione del premier Netanyahu, Israele è passata dalle parole ai fatti. Le forze di difesa israeliane hanno colpito diverse postazioni militari siriane servite per portare a termine l'attacco contro i soldati dello Stato ebraico: una base di addestramento militare, alcuni centri di gestione e comando, batterie di missili.

UN MORTO E 4 FERITI - Un bombardamento che ha provocato una vittima e quattro feriti, secondo un primo bilancio fornito dai militari siriani. L'attacco ha fatto seguito a un'esplosione che ha ferito quattro soldati dell'esercito israeliano sulle alture del Golan occupato.

ISRAELE MINACCIA ASSAD - Una prova di forza che minaccia «la sicurezza della regione», ha avvertito Damasco. Mentre Tel Aviv ha lanciato un nuovo monito al presidente Assad: consideriamo il regime siriano responsabile di quanto sta accadendo sul suo territorio e Assad pagherà «un prezzo molto alto» per il suo aiuto ai nemici di Israele, ha ammonito il ministro della Difesa Yaalon.