28 agosto 2025
Aggiornato 10:30
Medio Oriente | La crisi siriana

Siria, il Regime promette una nuova Costituzione. Oggi altri 20 morti

«Il sistema politico siriano sarà basato sul principio del pluralismo politico e il potere sarà esercitato democraticamente attraverso le elezioni», si legge nel testo del progetto di Costituzione, elaborato da una commissione ad hoc e pubblicato dai media ufficiali siriani

DAMASCO - Il regime siriano ha annunciato oggi lo svolgimento di un referendum, il prossimo 26 febbraio, sulla bozza di una nuova Costituzione che dovrebbe introdurre il pluralismo in Siria, legittimando la presenza di altre forze politiche oltre al partito Baath del presidente Bashar al-Assad. «Il sistema politico siriano sarà basato sul principio del pluralismo politico e il potere sarà esercitato democraticamente attraverso le elezioni», si legge nel testo del progetto di Costituzione, elaborato da una commissione ad hoc e pubblicato dai media ufficiali siriani. La Russia, stretto alleato del regime di Damasco, ha accolto con favore l'annuncio, mentre gli Stati Uniti l'hanno bollato come «ridicolo».

Lavrov: Passo in avanti - «E' davvero ridicolo, (il referendum) prende in giro la rivoluzione siriana», ha detto ai giornalisti il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, parlando a bordo dell'Air Force One. «Questa idea è benvenuta e noi speriamo che la Costituzione venga adottata», ha dichiarato invece il ministro degli Esteri di Mosca Sergey Lavrov, al termine di un incontro a Wassenaar, a nord dell'Aia, con il suo collega olandese Uri Rosenthal. «Pensiamo che una nuova Costituzione, che metterà fine al dominio di un solo partito in Siria, sia un passo in avanti», ha aggiunto Lavrov, sottolineando anche che il tentativo di certi paesi di isolare il regime del presidente siriano Bashar al-Assad è «un errore». Domani il capo della diplomazia russa incontrerà a Vienna il suo omologo francese Alain Juppè.
La costituzione attualmente in vigore in Siria fu adottata dal Parlamento di Damasco il 31 gennaio 1973, e l'articolo 8 afferma che «il partito Baath (al potere dal 1963) dirige lo stato e la società». Il nuovo testo prevede la soppressione di questo articolo, e stabilisce che «i partiti politici autorizzati contribuiranno alla vita politica». Non sarà comunque possibile creare «dei partiti su basi religiose, confessionali o razziali». La soppressione dell'articolo 8 è una delle rivendicazioni essenziali degli oppositori, i quali richiedono però anche l'allontanamento dal potere del presidente Bashar al-Assad, succeduto al padre Hafez nel 2000.

Oggi altri 33 morti - Nonostante l'annuncio, le forze di sicurezza siriane hanno continuato a colpire gli oppositori, e oggi si registrano almeno altri 33 morti, di cui 12 soldati. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo (Sohr), le truppe del regime hanno lanciato un attacco contro la città centrale di Hama. Cinque soldati sono stati uccisi a Sarmine, nella provincia di Idleb (nord-ovest), da bombe piazzate dai disertori passati all'opposizione.