Ucciso a Homs free lance siriano che collaborava con AFP
Il giornalista 24enne morto durante il bombardamento di sabato. Assad: Pronto a cooperare per riportare la stabilità. Terzi richiama l'ambasciatore italiano a Damasco. Unicef: Più di 400 bambini uccisi dall'inizio delle proteste. ONG: Ieri almeno 79 morti in scontri e bombardamenti
BEIRUT - «Omar il siriano», un giornalista attivista che collaborava con l'Agenzia France Presse (Afp) è rimasto ucciso nel bombardamento di Homs compiuto dalle forze siriane nella notte tra venerdì e sabato, definito un «massacro» dai gruppi di opposizione. Lo hanno detto i suoi familiari. Studente di 24 anni, il suo vero nome era Mazhar Tayyara.
Nella notte del bombardamento era uscito dalla sua casa, nel quartiere di Inshaat, ha Homs, per recarsi a Khalidiye, quartiere in quel momento sotto attacco, ha raccontato oggi un suo amico, parlando in condizione di anonimato. E' morto, colpito alla testa, all'addome e alle gambe da un colpo di artiglieria, mentre aiutava dei feriti. «Omar il siriano» aveva lavorato con diversi media, tra cui l'Afp, il Guardian, Die Welt, e aveva fatto anche degli interventi in diretta per la tv satellitare araba Al Jazeera e la Cnn.
Assad: Pronto a cooperare per riportare la stabilità - Il presidente siriano Bashar al-Assad ha detto oggi di essere pronto a cooperare per riportare la stabilità in Siria. Lo ha riportato l'agenzia di stampa siriana Sana, precisando che Assad si è espresso al termine del suo incontro con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. «Il presidente ha ribadito la sua volontà di fare ogni sforzo per riporta la stabilità in Siria», ha riferito l'agenzia Sana.
Terzi richiama l'ambasciatore italiano a Damasco - Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha richiamato a Roma per consultazioni l'ambasciatore italiano a Damasco Achille Amerio. Lo riferisce la Farnesina, sottolineando che «l'ambasciata italiana nella capitale siriana resta aperta e operativa per garantire l'assistenza ai connazionali presenti nel paese e continuare a seguire con la massima attenzione gli sviluppi della gravissima crisi in atto nel paese».
Unicef: Più di 400 bambini uccisi dall'inizio delle proteste - Almeno 400 bambini sono stati uccisi in Siria dall'inizio delle manifestazioni di protesta contro il regime di Bashar al Assad, nel marzo del 2011: lo ha riferito oggi l'Unicef, spiegando che «dicembre è stato il mese più violento per i bambini» siriani. Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, almeno altri 400 bambini sono stati arresti nello stesso periodo.
«Abbiamo notizia di bambini arrestati arbitrariamente, torturati e abusati sessualmente durante la loro detenzione», ha dichiarato un portavoce dell'Unicef, Marixie Mercado. «Negli ultimi giorni i bombardamenti intensi delle forze governative nei quartieri civili di Homs hanno causato senza alcun dubbio nuove sofferenze ai bambini», ha aggiunto.
L'Unicef non ha accesso a queste zone, è stato spiegato. «Ma alcune notizie credibili, che arrivano in particolare da media internazionali presenti a Homs, ci dicono che ci sono bambini in preda alle violenze», ha insistito Mercado.
ONG: Ieri almeno 79 morti in scontri e bombardamenti - E' di almeno 79 vittime il bilancio totale degli episodi di violenza che hanno avuto luogo ieri in Siria: almeno 42 persone hanno perso la vita nell'assedio lanciato ieri dall'esercito fedele al regime nella città di Homs, epicentro delle manifestazioni di protesta contro il presidente Bashar al Assad e il suo governo. La nuova stima dei morti è stata fornita dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo il quale almeno dieci civili sono stati uccisi a Rastan.
L'esercito siriano, con centinaia di blindati, ha lanciato ieri una vasta offensiva anche a Zabadani, nei pressi di Damasco, dove tre persone sono state uccise. Tre militari sono morti, invece, in un conflitto a fuoco a Idleb.
Il Consiglio nazionale siriano, che riunisce i principali gruppi di opposizione al regime, ha esortato la comunità internazionale ad agire in tempi rapidi «per impedire un nuovo massacro a Homs».
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