23 agosto 2025
Aggiornato 05:30
La rivolta in Siria

Assad: Lo Stato «deve» di agire contro i «fuorilegge»

Il Presidente siriano: Il paese sta avanzando lungo «il cammino delle riforme». Benedetto XVI: «Violenze drammatiche, aspirazioni del popolo legittime»

DAMASCO - Lo Stato ha «il dovere» di intervenire contro i «fuorilegge». E' quanto ha dichiarato oggi il Presidente siriano, Bashar al Assad, citato dall'agenzia di stampa ufficiale Sana.
Oggi, l'esercito siriano è intervenuto nella città orientale di Deir Ezzor, uccidendo almeno 20 persone, secondo quanto riferito da attivisti per i diritti umani.
«Agire contro i fuorilegge che bloccano le strade, isolano le città e terrorizzano la popolazione è un dovere per lo Stato che deve difendere la sicurezza e proteggere la vita dei cittadini», ha detto Assad nel corso dell'incontro con il ministro degli Esteri libanese Adnane Mansour. Il presidente ha quindi aggiunto che il Paese sta «andando avanti sul cammino delle riforme».

Papa: Violenze drammatiche, aspirazioni del popolo legittime - Concludendo l'Angelus di oggi, Papa Benedetto XVI ha espresso «viva preoccupazione» per «i drammatici e crescenti episodi di violenza in Siria, che hanno provocato numerose vittime e gravi sofferenze», e ha rinnovato «un pressante appello alle autorità ed alla popolazione siriana perché si ristabilisca quanto prima la pacifica convivenza e si risponda adeguatamente alle legittime aspirazioni dei cittadini, nel rispetto della loro dignità e a beneficio della stabilità regionale».
«Invito i fedeli cattolici a pregare, affinché lo sforzo per la riconciliazione prevalga sulla divisione e sul rancore», ha detto il Papa dalla residenza di Castel Gandolfo.

Attivisti: Uccisi 20 civili nell'attacco a Deir Ezzor - Almeno 20 civili sono rimasti uccisi nell'attacco lanciato questa mattina all'alba dalle forze siriane nella città di Deir Ezzor, nell'est del Paese. Decine i civili rimasti feriti, secondo quanto riferito dal Presidente della Lega siriana per i diritti umani.
«Le operazioni militari si concentrano nel quartiere di Joura, dove le forze armate e quelle della sicurezza hanno aperto il fuoco, facendo almeno 20 morti e decine di feriti», ha detto Abdel Karim Rihaoui.

Walid al-Bounni, noto oppositore del regime siriano del presidente Assad è stato arrestato in Siria. Al-Bounni, già arrestato in passato dal regime, è stato fermato dai servizi di sicurezza siriani insieme ai due figli, Moayed e Ayad, nella sua casa alla periferia di Damasco. Ad annunciarlo il presidente dell'Osservatorio siriano sui diritti umani, Rami Abdel Rahmane.

In Siria saranno organizzate elezioni «libere e trasparenti» del parlamento, «prima della fine dell'anno». Lo ha annunciato il ministero degli Esteri siriano, Walid al-Mouallem, dopo il moltiplicarsi delle pressioni internazionali per fermare la repressione.
«La Siria terrà elezioni libere e trasparenti che faranno nascere un parlamento capace di rappresentate le aspirazioni del popolo siriano», ha dichiarato al-Mouallem in occasione di un incontro con alcuni ambasciatori a Damasco preoccupati dall'aumentare delle violenze contro i civili.
Il nuovo parlamento nascerà «sulla base di un multipartitismo politico consentito dalla norma sui partiti e dalle molte garanzie previste dalla legge elettorale», ha specificato il ministro sottolineando «l'attaccamento siriano a proseguire il processo di riforme» nonchè a promuovere «democrazia e sviluppo».
Non solo: mentre nel Paese centinaia di carri armati solcano le strade di Deir Ezzor e di Homs, el-Mouallem ha assicurato che Damasco vuole risolvere la situazione «con il dialogo nazionale», salvo poi accusare l'opposizione proprio per «l'assenza di dialogo».