29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
Visita Napolitano in Medio Oriente

Abu Mazen: Obama spinga per il negoziato, no a insediamenti Israele

Hamas forza politica sul terreno, ma non rappresenta il Governo

BETLEMME - Niente negoziato senza congelamento degli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi. E' la posizione del Presidente palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen), esposta durante una conferenza stampa congiunta a Betlemme con il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano.

Interpellato dai giornalisti in merito all'annunciato discorso del Presidente Usa Barack Obama sul Medio Oriente, Abu Mazen ha detto di attendersi che l'amministrazione Usa «spinga il processo di pace, il negoziato sulla base di un riferimento chiaro alla 'road map', alla iniziativa araba di pace e alla dichiarazione del quintetto» composto da Francia, Germania, Regno Unito, Italia e Spagna. «Questo chiediamo a Obama, due stati entro i confini del 1967 e porre fine agli insediamenti. Il tempo è molto breve, ma ne abbiamo ancora un po' per riprendere il negoziato su queste basi». Quanto a Israele, «dopo 63 anni di 'naqba' (la «catastrofe» con cui i palestinesi soprannominano la creazione dello Stato di Israele, ndr.) e di occupazione, è giunta l'ora che Israele capisca che questo popolo non può sparire. Se non si pone fine agli insediamenti, non possiamo tornare al negoziato».

Quanto al recente accordo tra i due partiti palestinesi, Hamas e Fatah, «la riconciliazione palestinese non è in contraddizione con la pace». Inoltre, «Hamas è una forza politica presente sul terreno, nessuno può negarlo. Tra di noi ci sono state divergenze che hanno portato al colpo di Stato e alla separazione per quattro anni. Hamas ha le sue idee, ma non rappresenta il Governo o l'Olp al momento. Possono dire quel che vogliono, ma questo non avrà effetto sul percorso di pace e sulle sue basi».