Mubarak rischia la pena morte
L'Ex presidente egiziano si trova agli arresti domiciliari a Sharm el Sheikh
IL CAIRO - Il deposto presidente egiziano Hosni Mubarak rischia la pena di morte se condannato per il coinvolgimento nella morte di manifestanti anti-regime. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia del Paese africano.
Mubarak, destituito a febbraio dopo proteste di piazza senza precedenti, è agli arresti domiciliari per il sospetto coinvolgimento nella morte di oltre ottocento persone. «Il reato di omicidio di manifestanti potrebbe portare senz'altro a una condanna a morte, se esistessero prove convincenti», ha dichiarato Abdel Aziz al Gindi al quotidiano al Ahram, rispondendo a una domanda sulla possibilità di un'esecuzione per Mubarak.
L'ex uomo forte, 82 anni, è piantonato dalla polizia in ospedale nella località balneare di Sharm el-Sheikh, sul Mar Rosso, dopo un attacco di cuore che lo ha colpito mentre veniva interrogato.
A inizio mese il capo della corte di appello del Cairo, Zakaria Shalash, ha indicato che Mubarak potrebbe essere giustiziato dopo un processo che, in base alle sue previsioni, dovrebbe durare almeno un anno. Shalash ha spiegato che la testimonianza di Habib al-Adly, ex ministro degli Interni di Mubarak a sua volta sotto processo con l'accusa di aver dato l'ordine di sparare sui manifestanti anti-regime, renderebbe se provata un complice l'ex presidente. Almeno 846 persone furono uccise durante le proteste.
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