29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
La replica

Uber: «Aggiornare leggi datate»

E' quanto ha affermato la società dopo che sono arrivate le conclusioni dell'avvocato generale della Corte Ue Maciej Szpunar secondo cui la società può essere obbligata a possedere le licenze e le autorizzazioni richieste dal diritto nazionale.

Uber, secondo la Corte di Giustizia europea è un'azienda di trasporti
Uber, secondo la Corte di Giustizia europea è un'azienda di trasporti Foto: ANSA

ROMA - «Abbiamo ricevuto il parere e attendiamo ora la decisione finale, nel corso dell'anno. Essere considerati una società di trasporto non cambierebbe il modo in cui molti Paesi europei già oggi regolano le nostre attività. Ci auguriamo, tuttavia, che questo non rallenti i necessari processi di aggiornamento di leggi datate che impediscono a milioni di europei di accedere a corse affidabili con un semplice clic». E' quanto ha affermato la società Uber dopo che sono arrivate le conclusioni dell'avvocato generale della Corte Ue Maciej Szpunar secondo cui la società può essere obbligata a possedere le licenze e le autorizzazioni richieste dal diritto nazionale.

Conftrasporto: «Regole e obblighi uguali per tutti»
«Uber come i taxi: stesse regole, stessi obblighi. Lo dice l'avvocato generale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea Maciej Szpunar in merito a un ricorso intentato dai taxisti in Spagna». Così Conftrasporto plaude a delle conclusioni che confermano quanto andiamo «dicendo da tempo».
«Il pronunciamento dell'avvocato Szpunar rafforza le nostre convinzioni - spiega il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè - L'attività offerta da Uber via 'app' viene effettuata in abuso della professione e crea un regime di concorrenza sleale. D'accordo: l'opinione dell'avvocato Szpunar non è vincolante per la successiva sentenza della Corte di Lussemburgo, ma pone un problema reale e apre la strada perché gli Stati membri possano imporre l'obbligo di licenze e autorizzazioni come per i taxi e gli Ncc. Uber chieda le autorizzazioni e assuma il personale, così sarà in regola. Ora ci aspettiamo che anche l'Italia condivida e concretizzi queste conclusioni».