19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Pronto il decreto del Governo

Made in Italy, per il riso arriva l'obbligo dell'origine in etichetta (ed era ora)

Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, è intervenuto in occasione della riunione del tavolo di filiera del riso e ha annunicato il decreto del Governo

Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - «Vogliamo introdurre l'obbligo di indicazione dell'origine del riso in etichetta. Lo chiediamo a livello europeo e, in accordo con il ministro Calenda, siamo pronti a sperimentare questo strumento in Italia». Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, in occasione della riunione del tavolo di filiera del riso, presenti l'assessore all'agricoltura della regione Piemonte Giorgio Ferrero, l'assessore all'agricoltura della regione Veneto Giuseppe Pan, le principali organizzazioni agricole, i rappresentanti dell'industria e l'Ente nazionale risi. L'incontro ha avuto al centro l'analisi dell'andamento di mercato del settore e la crisi dei prezzi, fortemente influenzata dalle importazioni a dazio zero di riso nell'Unione europea dai Paesi Pma.

Verso un prodotto più sicuro
Oltre l'80% dei cittadini che hanno partecipato alla consultazione pubblica chiede informazioni chiare sulla provenienza di questo prodotto. «Per rispondere alla crisi del riso che sta mettendo in difficoltà migliaia di agricoltori in tanti nostri territori chiediamo alla Commissione Ue di fermare le importazioni a dazio zero che hanno creato uno squilibrio di mercato evidente», peraltro senza generare effetti positivi per i piccoli produttori dei paesi asiatici dai quali importiamo. «Chiediamo - ha proseguito il ministro - l'attivazione urgente della clausola di salvaguardia».

Gli strumenti messi in campo dal Governo
«Allo stesso tempo siamo pronti ad estendere anche al settore risicolo la sperimentazione dell'assicurazione agevolata salva ricavi, come fatto per il grano", ha aggiunto Martina. Potrebbe essere uno strumento concreto di protezione del reddito a fronte di forti oscillazioni dei prezzi delle materie prime. «Per sostenere il settore investiremo 2 milioni di euro sulla promozione delle qualità del riso». Il ministro Martina ha proposto un primo piano di interventi articolato in 5 azioni a tutela del reddito dei produttori agricoli di riso e per la valorizzazione delle produzioni italiane e europee.  In particolare gli strumenti messi in campo dal ministero sono i seguenti:

  • Etichettatura d'origine obbligatoria
    Grazie all'accordo tra il ministro Martina e il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda è pronto uno schema di decreto per la sperimentazione dell'obbligo di indicazione dell'origine in etichetta per il riso. Il provvedimento prevede che sull'etichetta del riso devono essere indicati il Paese di coltivazione del riso e quello di trasformazione. Le indicazioni sull'origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili.
     
  • Rinnovo richiesta attivazione clausola di salvaguardia
    Alla luce dell'andamento dei prezzi del riso e dell'aumento delle importazioni a dazio zero dai Paesi PMA il Mipaaf è pronto ad integrare il dossier già aperto con la Commissione per rinnovare la richiesta di attivazione della clausola di salvaguardia prevista dal regolamento UE n. 978/2012. Dal monitoraggio del comparto, infatti, si evidenziano almeno due nuovi elementi oggettivi, che determinano ulteriori effetti negativi, aggravando la situazione di difficoltà. Nello specifico, - spiega il ministero - si tratta del costante trend negativo registrato sulle principali piazze nazionale ed anche europee delle quotazioni del risone. Inoltre, c'è un oggettivo incremento degli stock, sia a livello UE (546.000 tonnellate +24% dal 2014/15) sia a livello nazionale (260.111 tonnellate +45% dal 2015/16): variabili queste ultime che determinano un'azione sinergica negativa, deprimendo ulteriormente il mercato. Questi dati verranno integrati in tempi rapidi al dossier per il rinnovo della richiesta di attivazione della clausola.
     
  • Lettera al commissario Ue Hogan
    Per sostenere l'attivazione della clausola di salvaguardia e per contribuire alla riforma del regolamento 978/2012 il Ministro Maurizio Martina ha disposto l'invio di comunicazioni al Commissario Ue Phil Hogan e ai Paesi Produttori. Nella lettera al Commissario il Ministro evidenzia, come già fatto in occasione della riunione bilaterale con lo stesso Hogan a Verona, la necessità di attivare la clausola e di dare risposte concrete ai risicoltori europei e italiani in particolare. In particolare si sottolinea la necessità di una revisione del regolamento 978/2012 in modo da prevedere meccanismi più forti di tutela dei redditi dei produttori. Nelle more si chiede l'attivazione di contingenti quantitativi alle importazioni di riso a dazio zero dai PMA.
     
  • Sperimentazione polizza ricavi settore risicolo
    Il Ministero si impegna ad estendere la sperimentazione della polizza ricavi, avviata per il settore del grano, anche alla filiera risicola. Attraverso questo strumento, un produttore agricolo di riso potrà sottoscrivere la polizza ricavo, pagando un premio alle assicurazioni che viene coperto per il 65% dall'agevolazione del Ministero. Nel caso il ricavo scenda del 20% rispetto alla media triennale del ricavo per ettaro, l'agricoltore riceverà dalla compagnia assicurativa un indennizzo per la perdita di reddito.
     
  • Stanziamento di 2 mln di euro per il settore del riso
    Per sostenere e promuovere la filiera risicola il Mipaaf si impegna allo stanziamento di 2 milioni di euro per campagne di comunicazione dedicate da sviluppare in coordinamento con l'Ente risi. L'obiettivo è quello di contribuire ad una maggiore conoscenza delle caratteristiche del prodotto e a un rilancio dei consumi di riso, valorizzando il lavoro dei produttori agricoli.