19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Riforma dei voucher

Lavoro, ecco come cambiano i voucher

Il Comitato ristretto della Camera ha adottato il testo base della riforma che prevede alcune importanti novità sull'uso dei voucher. Potranno utilizzarli in futuro solo le famiglie e le aziende senza dipendenti

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Foto: Giorgio Onorati | ANSA ANSA

ROMA – La svolta sui voucher è in arrivo. Il Comitato ristretto della commissione lavoro della Camera ha elaborato il testo base della riforma, che martedì passerà all'esame in sede referente. Il ministro del welfare, Giuliano Poletti, ha dichiarato che il governo ha particolarmente apprezzato «il lavoro che la commissione lavoro della Camera ha svolto sui voucher». I contenuti sono vicini a quelli di merito dell'esecutivo, per un intervento radicale contro l'abuso dello strumento.

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Come cambieranno i voucher
La relatrice Patrizia Maestri (esponente del Pd) ha spiegato in commissione lavoro che sul testo della riforma sono pervenute una serie di riflessioni anche critiche da parte di tutti i gruppi parlamentari. Qualcuno ha chiesto che i voucher fossero consentiti alle aziende fino a 15 dipendenti, altri che chiedevano di escluderle del tutto. «Martedì passerà in sede referente e daremo il tempo per gli emendamenti», ha sottolineato Maestri aggiungendo che non si tratta di un testo chiuso e per questo in corso d'opera potrà essere modificato. Ma come cambieranno i voucher?

  • Cosa sono i voucher e a cosa servono
    I voucher sono «attività lavorative di natura meramente occasionale rese a favore di imprenditori o professionisti che non abbiano lavoratori alle proprie dipendenze, con qualunque forma contrattuale inquadrati».Si possono quindi utilizzare per remunerare lavoratori occasionali come baby-sitter, domestici, giardinieri, braccianti stagionali, ecc.
  • Chi può usare i voucher
    Nel testo viene confermato che potranno utilizzare i voucher solo le famiglie e le imprese senza dipendenti. Ma resta in capo solo alle aziende l'obbligo di assumere alcune categorie di lavoratori (disoccupati, pensionati, giovani studenti, disabili, lavoratori stranieri non appartenenti all'Ue nei sei mesi successivi alla perdita del lavoro). Le famiglie, invece, potranno avvalersi di chiunque.
  • Compenso e limite massimo
    Il testo base di riforma dei voucher prevede che le famiglie e le imprese debbano rispettare un limite massimo di buoni lavoro pari a 3.000 euro l'anno (2.000 per un singolo lavoratore). Per quanto riguarda il lavoratore, invece, il limite massimo annuale di buoni incassabili è stato portato da 7.000 a 5.000 euro complessivi (massimo 2.000 euro annuali da un singolo committente). I buoni lavoro avranno un valore nominale di 10 euro per le famiglie e di 15 euro per le imprese.
  • Dove acquistarli
    Le famiglie possono acquistare i voucher per via telematica o nelle rivendite autorizzate, mentre le imprese esclusivamente carnet numerati in via telematica.
  • Sanzioni
    Se viene omessa la comunicazione, è prevista una sanzione da 400 a 2.400 euro. In caso di utilizzo improprio dello strumento, invece, la sanzione passa da 600 a 3.600 euro. Se vengono superati i limiti quantitativi o qualitativi di utilizzo, la sanzione può oscillare tra i 600 e i 3.600 euro. E' possibile la trasformazione in contratto a tempo indeterminato qualora vengano superati i limiti di importo.