19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Portale unico UE per l'IVA

Iva, arriva lo sportello unico Ue per i pagamenti online

Arriva lo sportello unico europeo dell’Iva, ci sarà meno tempo perso e meno burocrazia. Gli oneri a carico delle imprese verranno ridotti del 95% e l'aliquota agevolata si potrà applicare anche ai libri online

ROMA – Arriva lo sportello unico europeo sui pagamenti dell’Iva per le imprese del commercio elettronico. Consentirà semplificazioni degli adempimenti e risparmi dei costi, mentre agli Stati assicurerà recupero di gettito per 5 miliardi di euro, che nel 2020 dovrebbe salire a 7 miliardi. Sono gli aspetti chiave della nuova normativa fiscale sul commercio elettronico e delle imprese online pubblicata dalla Commissione europea.

Leggi anche "Fisco, quell'imposta occulta sulle partite IVA per racimolare 2 miliardi di euro"

Arriva lo sportello unico europeo dell’Iva
Si tratta di una serie di misure volte intanto ad agevolare gli adempimenti Iva puntando a consentire ai consumatori e alle imprese, in particolare le start-up e le Pmi, di acquistare e vendere più facilmente beni e servizi online. L'introduzione di un portale a livello dell'Ue per i pagamenti Iva online (lo 'sportello unico') permetterà di ridurre significativamente le spese per gli adempimenti: le imprese dell'Unione potranno così risparmiare 2,3 miliardi di euro all'anno, si legge. Inoltre, secondo le nuove norme l'Iva sarà versata nello Stato membro del consumatore finale, garantendo così una distribuzione più equa del gettito fiscale tra i paesi dell'Unione.

Ogni anno gli stati membri perdono 5 miliardi di euro
Le proposte aiuteranno gli Stati membri a recuperare l'Iva perduta ogni anno sulle vendite online, stimata attualmente a 5 miliardi di euro. Si prevede che la perdita di entrate raggiungerà i 7 miliardi di euro entro il 2020 e per questo è essenziale agire ora. La Commissione rivendica così di mantenere la promessa che gli Stati membri potranno applicare la stessa aliquota Iva alle pubblicazioni elettroniche, come i libri in formato elettronico e i quotidiani online, e ai loro equivalenti in formato cartaceo; sono state infatti soppresse le disposizioni che escludevano le pubblicazioni elettroniche dal trattamento fiscale favorevole riservato alle pubblicazioni cartacee tradizionali.

Meno tempo perso e meno burocrazia
Secondo Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione si mantiene fede all'impegno di «liberare il potenziale del commercio elettronico in Europa». La proposta odierna non solo stimolerà le imprese, in particolare le più piccole e le start-up, ma potenzierà l'efficienza dei servizi pubblici e incrementerà la cooperazione transfrontaliera'. Secondo l'eurocommissario agli Affari economici e alla fiscalità, Pierre Moscovici, «le imprese online operanti nell'Ue ci hanno chiesto di semplificare loro la vita. Ed è quello che facciamo oggi». Ora le imprese, grandi e piccole, che vendono online all'estero adempiranno ai loro obblighi Iva nello stesso modo in cui lo farebbero per vendite effettuate nei loro paesi. Risultato: meno tempo perso, meno burocrazia e costi inferiori.

Gli obblighi Iva hanno un costo di circa 8mila euro l’anno
«Abbiamo anche semplificato le norme per le microimprese e le start-up, in modo da consentire loro di sfruttare più agevolmente i nuovi mercati». I governi europei potranno incassare 100 milioni di euro in più alla settimana, da spendere per servizi a vantaggio dei cittadini. Attualmente i commercianti online devono effettuare l'iscrizione Iva in tutti gli Stati membri in cui vendono i loro prodotti. Spesso citati come uno dei principali ostacoli al commercio elettronico transfrontaliero, gli obblighi Iva rappresentano per le imprese un costo di circa 8.000 euro per ogni paese Ue in cui sono effettuate le vendite. Con la nuova proposta le imprese saranno tenute a presentare una semplice dichiarazione trimestrale Iva per tutto il territorio dell'Ue tramite lo sportello unico Iva online.

Gli oneri a carico delle imprese verranno ridotti del 95%
Questo sistema esiste già per le vendite di servizi elettronici, quali le applicazioni per smartphone, e si è dimostrato efficace per gli oltre 3 miliardi di euro di Iva incassati nel 2015. Verranno così ridotti di un consistente 95% gli oneri amministrativi a carico delle imprese, con un risparmio complessivo per le imprese dell'Ue di 2,3 miliardi di euro e un aumento delle entrate Iva per gli Stati membri di 7 miliardi di euro. Verrà introdotta una nuova soglia annuale di 10.000 euro per le vendite online al di sotto della quale le imprese che vendono all'estero potranno continuare ad applicare le norme in materia di Iva che applicano nel loro paese di origine. In tal modo per 430.000 imprese in tutta l'Ue, che rappresentano il 97% di tutte le microimprese che operano a livello transfrontaliero, sarà più facile rispettare le norme in materia di Iva.