Brexit, sui mercati si allentano le tensioni. Cauto ottimismo sulle Piazze europee
Le borse europee e la sterlina recuperano, mentre l'Ue sta predisponendo una rete di sicurezza continentale. All'orizzonte s'intravede la fusione della Borsa di Francoforte con la piazza di Londra
ROMA - Il quadro di incertezza economica e politica dopo il voto per la Brexit non appare di facile soluzione. Da un lato i conservatori hanno rinviato di una settimana, al 9 settembre, il termine per la scelta di un nuovo premier, dall'altro il leader dei laburisti è stato sfiduciato (per un voto) dal partito. Ma le borse europee rimbalzano e cercano di confermare il recupero per la seconda seduta consecutiva dopo il black friday. Ed altre novità di natura finanziaria s'intravedono all'orizzonte.
Le borse e la sterlina recuperano
Dopo lo tsunami che ha travolto i mercati finanziari il giorno dopo la brexit, le borse europee ritrovano un po di fiducia. La sterlina recupera contro euro e dollaro, cala la tensione sui titoli di Stato e dimuisce lo spread Btp/Bund. Tuttavia, continua la corsa agli acquisti sui beni rifugio, come l'oro, a conferma del fatto che l'incertezza non ha ancora abbandonato i mercati. Gli analisti prevedono volatilità anche nei prossimi giorni.
Una rete di sicurezza continentale
Nel frattempo, le autorità europee si stanno muovendo per mettere in atto una rete di sicurezza continentale post-brexit e il presidente della BCE, Mario Draghi, si sta preparando ad aprire il suo paracadute anti-crisi. Il governo italiano ha già presentato un dossier salva-banche e sta predisponendo accordi con l'Ue per ottenere maggiore flessibilità dalle istituzioni in caso di bisogno. Oggi si svolgerà la seconda giornata del Consiglio senza la presenza della Gran Bretagna.
Il progetto della fusione tra Londra e Francoforte
Intanto, c'è chi guarda più lontano. L'autorità di vigilanza sui mercati della Germania, la Bafin, ha messo le mani avanti sul progetto di acquisizione e fusione della Borsa di Francoforte con la piazza di Londra. «Difficilmente - ha affermato il direttore Felix Hufeld - si può immaginare che la più importante piazza borsistica nello spazio europeo sia diretta fuori dall'Unione europea». Il riferimento è al progetto di creare una holding di controllo di diritto britannico, con sede legale a Londra, mentre il London Stock Exchange e Deutsche Boerse manterrebbero i rispettivi marchi e le sedi sociali. Le due società hanno confermato la volontà di portare avanti il piano dopo il referendum per la Brexit. Ma secondo Hufeld «bisognerà sicuramente aggiustarlo».
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