29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Tavolo delle trattative saltato

Metro C Roma, cantiere fermo e rabbia dei lavoratori

Infuria la protesta dei lavoratori al cantiere San Giovanni. Nonostante le proposte avanzate dalle tre sigle sindacali per individuare misure di salvaguardia occupazionale, «al momento non è stata individuata alcuna soluzione per i lavoratori messi prima arbitrariamente in ferie o in congedo forzati, e successivamente, avviati alla procedura di licenziamento individuale», spiegano i sindacati

ROMA - Momenti di tensione al cantiere San Giovanni della Metro C, dove i lavoratori, in presidio già da due giorni, sono scesi in strada interrompendo temporaneamente il flusso della circolazione dopo che è saltato il tavolo della trattativa tra i sindacati territoriali di categoria Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio, il Consorzio Metro C e la ditta subaffidataria Ecologica 98. Lo riferiscono i sindacati in una nota congiunta.

Nessuna soluzione
Nonostante le proposte avanzate dalle tre sigle sindacali per individuare misure di salvaguardia occupazionale, «al momento non è stata individuata alcuna soluzione per i lavoratori messi prima arbitrariamente in ferie o in congedo forzati, e successivamente - spiegano i sindacati - avviati alla procedura di licenziamento individuale. 16 attualmente i licenziamenti, mentre ulteriori lettere di licenziamento individuale sono pervenute proprio durante lo svolgimento della trattativa di questa mattina. Il loro numero è destinato ad aumentare. Il tavolo è così saltato. Alta la tensione nel cantiere, dove la protesta proseguirà ad oltranza anche nei prossimi giorni».

Stanchi della morìa
«La trattativa è complessa e nebulosa. Parliamo di lavoratori che da 7-8 mesi sono pagati in solido dal Consorzio. Cosa sta facendo effettivamente la ditta subaffidataria e come può assumere a questo punto decisioni in merito ai licenziamenti? Questi lavoratori a chi devono rispondere?», dichiarano Remo Vernile e Stefano Costa della Feneal Uil Roma, Raffaele Galisai e Simone Danna della Filca Cisl Roma, Benedetto Truppa e Diego Piccoli della Fillea Cgil Roma e Lazio. «Siamo stanchi della morìa e degli avvicendamenti tra ditte con sistematiche ripercussioni sulle spalle dei lavoratori. Stanchi delle mancate capacità imprenditoriali, gestionali e decisionali più volte emerse nel corso della vertenza Metro C. Chiediamo trasparenza e regolarità. Protesteremo ad oltranza presso tutte le sedi. Pretendiamo soluzioni».

(con fonte Askanews)