20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Record decennale nella bilancia commerciale

Istat: «Aumentano le esportazioni italiane. In testa l'export della Lombardia»

Nel 2014 la quota di mercato dell'Italia sulle esportazioni mondiali di merci è pari al 2,85%, in leggero aumento rispetto al 2013 (2,8%)

ROMA (askanews) - Migliora ancora l'avanzo commerciale italiano, salendo nel 2014 al livello più alto degli ultimi dieci anni. Secondo l'annuario realizzato da Istat e Ice, l'anno scorso c'è stata «una crescita del valore in euro delle merci esportate (+2%) e una diminuzione delle importazioni (-1,6%)».Queste dinamiche «determinano un ulteriore ampliamento dell'avanzo commerciale. Il miglioramento dell'attivo è di 13,7 miliardi rispetto al 2013, con un livello del saldo, pari a +42,9 miliardi, che è il più elevato del decennio 2005-2014». Al netto dei prodotti energetici, «l'avanzo raggiunge 86 miliardi».

Aumentano le esportazioni nazionali rispetto al 2013
Nel 2014 la quota di mercato dell'Italia sulle esportazioni mondiali di merci è pari al 2,85%, in leggero aumento rispetto al 2013 (2,8%). Sono aumentate sia le esportazioni nazionali di servizi (+3,5%) sia le importazioni (+4,7%). I flussi di investimenti diretti all'estero sono invece diminuiti del 10%. Germania e Francia «si confermano i principali mercati di sbocco delle esportazioni nazionali, con quote pari rispettivamente al 12,6% e al 10,6%. Gli Stati Uniti si collocano al terzo posto tra i paesi partner, con una quota del 7,5%; seguono Regno Unito e Svizzera (rispettivamente 5,3% e 4,8%)».Tra i principali paesi, «i mercati di sbocco più dinamici (aumento della quota sulle esportazioni nazionali superiore a 0,1 punti percentuali rispetto al 2013) sono quelli di Belgio (+0,4 punti), Polonia e Hong Kong (+0,2 punti), Croazia, Cina e Spagna (+0,1 punti)».

Vince il Centro-Nord, in pole position la Lombardia
Tra i gruppi di prodotti manifatturieri in cui l'Italia detiene le quote più elevate sull'export mondiale «si segnalano materiali da costruzione in terracotta (21,5%), cuoio conciato e lavorato, articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria, pellicce preparate e tinte (14,1%), pietre tagliate, modellate e finite (13,9%), prodotti da forno e farinacei (13,4%), articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili (10,9%), cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo (10,2%)». La provenienza territoriale delle vendite sui mercati esteri «si conferma fortemente concentrata nelle regioni del Centro-nord, da cui proviene l'88,6% delle esportazioni nazionali, mentre il Mezzogiorno attiva il 10,2% delle vendite sui mercati internazionali».Nel 2014, «la quota della Lombardia sulle esportazioni nazionali è pari al 27,5%, quella del Veneto al 13,6%, quella dell'Emilia-Romagna al 13,3%, mentre la quota del Piemonte è al 10,7%».