24 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Prorogato il pacchetto di aiuti dall'Ue

La Grecia non guarisce, torna la Troika

Venizelos ammette che le trattative a Parigi sono in stallo, e che potrebbe essere necessaria una proroga degli aiuti, di alcune settimane o, forse, di alcuni mesi. Così, la solidità politica del premier Samaras si sgretola, sebbene Venizelos abbia escluso la possibilità che si proceda ad un vero e proprio nuovo piano di sostegno

ROMA - Si complica per la Grecia l'uscita dal meccanismo di aiuti internazionali. Il vicepremier Evangelos Venizelos ha dovuto ammettere che potrebbe essere necessaria una proroga di qualche settimana sul supporto da parte dei paesi dell'area euro, dopo che due giorni di trattative serrate con i creditori internazionali a Parigi non sono riusciti a sfociare in una intesa sul piano di aggiustamento del paese e sulla creazione di una nuova linea di credito. Meno rassicuranti le indicazioni giunte da «fonti europee» citate da Dow Jones: la proroga durerebbe almeno sei mesi.

SOLIDITA' POLITICA DEL PREMIER INDEBOLITA - Uno scenario che farebbe del tutto sfumare le speranze di affrancamento dagli aiuti del premier Antonis Samaras, la cui solidità politica risulterebbe ulteriormente indebolita. Il sostegno europeo alla Grecia dovrebbe concludersi a fine anno, ma fino a metà 2016 dovrebbe proseguire un supporto più limitato del Fondo monetario internazionale. Da tempo si ipotizza di evitare il supporto Fmi «convertendo» la parte inutilizzata residuale di aiuti UE in una linea di credito di appoggio che non rappresenterebbe più un programma di aiuti vero e proprio, con la relativa perdita di sovranità. Venizelos ha escluso in ogni caso che si proceda ad un vero e proprio nuovo piano di sostegno.

TITOLI GRECI IN VIA DI RAFFORZAMENTO - Intanto sui mercati i titoli di Stato greci sono praticamente gli unici a soffrire in una seduta di generalizzati rafforzamenti. Il decennale ellenico vede i rendimenti calare solo marginalmente, 6 punti base in meno all'8,20 per cento dopo alcuni rialzi, in una seduta in cui tutte le emissione sovrane di Eurolandia hanno di nuovo «messo il turbo» con la prospettiva di un piano di acquisti della Bce (da vedere, poi, se una Grecia ancora sotto aiuti verrebbe inclusa dal piano Bce). Ad esempio i Btp decennali italiani hanno visto i rendimento toccare un nuovo minimo storico al 2,08 per cento.