La notte porta consiglio, anche alle Borse
Oggi i mercati europei hanno effettuato una spettacolare inversione a 180 gradi. E dopo i pesanti ribassi innescati ieri dagli annunci del presidente della Bce, Mario Draghi, che sembravano aver pesantemente deluso le attese. Spettacolare la dinamica di Milano, che oggi ha visto il Ftse-Mib chiudere con una impennata del 6,34 per cento
ROMA - La notte porta consiglio, anche alle Borse. Oggi i mercati europei hanno effettuato una spettacolare inversione a 180 gradi. E dopo i pesanti ribassi innescati ieri dagli annunci del presidente della Bce, Mario Draghi, che sembravano aver pesantemente deluso le attese, i listini sono prima rimbalzati al rialzo - fenomeno di per sé non eccezionale, specialmente dopo una seduta di vendite allarmistiche - ma poi hanno ulteriormente accelerato fino a più che azzerare le perdite della giornata precedente. Spettacolare anche la dinamica di Milano, che oggi ha visto il Ftse-Mib chiudere con una impennata del 6,34 per cento dopo il crollo del 4,62 per cento registrato giovedì.
CALA LO SPREAD - E una svolta altrettanto energica si è vista sui titoli di Stato di Italia e Spagna, che sempre ieri erano stati bersagliati di vendite, che ne avevano spedito al rialzo rendimenti e differenziali rispetto ai tassi della Germania, i famigerati spread. Il divario tra Btp decennali e i Bund tedeschi si è ridotto a 462 punti base, laddove ieri lo spread aveva chiuso a quota 510.
MERCATI GALVANIZZATI - Difficile dire con sicurezza cosa sia cambiato nella testa di operatori e trader in poco più di 12 ore. Ieri a gelare le attese sembrava esser stata l'assenza di annunci di misure immediate, come una riattivazione degli acquisti calmieranti di titoli di Stato da parte della Bce. Tuttavia Draghi con pazienza aveva illustrato come siano state messe in piedi delle linee guida che, a determinate condizioni, a cominciare da una attivazione da parte dei governi degli esistenti meccanismi anti spread, potranno portare la Bce ad effettuare nuovi interventi diretti. Interventi che, ha ripetuto più volte, saranno «di proporzioni adeguate». Le sue parole sono su tutta la stampa finanziaria mondiale e la rilettura più attenta che hanno avuto sembra aver rassicurato prima e galvanizzato poi oggi i mercati.
CRESCE L'OCCUPAZIONE NEGLI USA - Alla ripresa degli indici potrebbero aver contribuito anche i dati sul mercato del lavoro negli Usa: a luglio sono stati creati 163 mila nuovi posti, più del previsto, così come quelli sull'attività delle imprese nel settore terziario. I media anglosassoni tendono a mettere enfasi su questi dati ma va rilevato che i rimbalzi delle Borse europee erano giù esuberanti prima che venissero diffusi.
«RIMBALZA L'EURO» - Madrid, dopo una caduta di oltre il 5 per cento è rimbalzata di un 6 per cento mentre lo spread Spagna-Germania si è attenuato a 542 punti base dai 594 punti di ieri in chiusura. Parigi ha chiuso al più 4,38 per cento, Francoforte con un più 3,93 per cento, Londra al più 2,21 per cento. Anche l'euro, che ieri era caduto fin sotto 1,22, è rimbalzato a 1,2388 dollari. E anche in Europa I dati definitivi dell'indice Pmi sull'attività delle imprese dell'area euro di luglio hanno, pur confermando un quadro nettamente recessivo, sui servizi hanno evidenziato una moderazione della dinamica di calo. In netto rialzo anche Wall Street, a metà seduta l'indice Dow Jones segna più 1,87 per cento.
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