Altalena Euro e BTP con Grecia, borse su con dati USA
Seduta altalenante di euro e titoli di Stato, mentre nel finale di settimana le Borse hanno imboccato marcati rialzi sospinte dai dati sorprendentemente positivi giunti dall'economia Usa, che almeno sul mercato azionario hanno distratto l'attenzione degli operatori dalla crisi sui debiti pubblici in Europa
ROMA - Seduta altalenante di euro e titoli di Stato, mentre nel finale di settimana le Borse hanno imboccato marcati rialzi sospinte dai dati sorprendentemente positivi giunti dall'economia Usa, che almeno sul mercato azionario hanno distratto l'attenzione degli operatori dalla crisi sui debiti pubblici in Europa. Su quest'ultimo fronte al centro del palcoscenico è ormai tornata la Grecia, che sta ancora trattando con i creditori privati una consistente riduzione sui pagamenti effettivi del suo debito pubblico. Ma se su questa partita, per quanto «complessa», un accordo sarebbe ormai «a portata di mano», secondo la Commissione europea, su altri aspetti dell'interminabile tragedia greca sono giunti segnali meno rassicuranti.
L'intesa sulla ristrutturazione del debito rappresenta infatti solo un aspetto, per quanto indispensabile, di una manovra articolata che vede Atene cercare di ottenere un nuovo piano di aiuti da Unione europea e Fondo monetario internazionale. E secondo indiscrezioni di stampa il premier greco Lucas Papademos, il tecnico che dirige l'attuale ad interim, potrebbe dimettersi e aprire a elezioni anticipate se i maggiori partiti politici del paese non troveranno una intesa sul nuovo piano di aiuti, in particolare sulle misure che vengono richieste in contropartita. Già domani si potrebbe tenere una riunione tra il premier e i leader politici, mentre oggi queste speculazioni, avanzate dalla rete televisiva ellenica Skai TV, sembrano aver innescato un brusco ripiegamento dell'euro, sceso fino a 1,3080 dollari mentre in serata è risalito a 1,3105.
Dinamiche altalentanti anche per i titoli di Stato dei paesi dell'area euro coinvolti dalle tensioni, tra cui l'Italia. Dopo nuovi calmieramenti mattutini di rendimenti e spread rispetto alla Germania, in serata i tassi retributivi dei Btp decennali sono risaliti al 5,70 per cento, valore simile a quello dell'avvio di seduta. Il il differenziale di rendimento Btp-Bund è così tornato a 3,77 punti percentuali, mentre in precedenza era calato fino a 3,71 punti. Fluttuazioni comunque limitate e di positivo oggi vi è da segnalare che i rendimenti dei Btp a 2 anni sono scesi al di sotto della soglia simbolica del 3 per cento, anche se per poco per poi tornare al 3,05 per cento in serata. Tentativi di miglioramento poi sfumati hanno riguardato anche le emissioni di Spagna e Portogallo.
Diversa la dinamica sui mercati azionari, che si sono accodati a Wall Street in rialzo dopo i dati di oggi. A gennaio negli Usa sono stati creati 243 mila nuovi posti di lavoro, e la disoccupazione è calata all'8,3 per cento, laddove in media erano attesi 140 mila nuovi posti di lavoro e una disoccupazione stabile all'8,5 per cento. Inoltre l'indice Ism sull'attività nel settore terziario sempre su gennaio è risalito a 56,8 punti, dai 53 punti di dicembre e contro attese per 53,1 punti. A Milano il Ftse-Mib ha chiuso al più 1 per cento, Londra al più 1,81 per cento, Parigi più 1,52 per cento, Francoforte più 1,67 per cento. A metà seduta oltre Atlantico il Dow Jones segna un più 1,15 per cento, il Nasdaq più 1,49 per cento.
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