Una Fed «divisa» taglia i tassi, Trump attacca: «Powell non ha fegato». Lui: «Facciamo buon lavoro»
La mossa era ampiamente attesa, anche se l'inquilino della Casa Bianca avrebbe voluto un taglio maggiore dei tassi
La mossa era ampiamente attesa, anche se l'inquilino della Casa Bianca avrebbe voluto un taglio maggiore dei tassi
La vicenda mette in rilievo le tensioni sul mercato monetario, dove le grandi aziende possono trovarsi in affanno per reperire le liquidità di cui hanno bisogno
Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, tornando ad attaccare la banca centrale statunitense: «Sbaglia da troppo tempo»
La Banca centrale Usa ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto, portandoli al 2-2,25%, dal 2,25-2,50%. Ma a Trump non basta
Mercati e osservatori hanno però avuto quadri non lineari su cui costruirsi aspettative delle possibili misure, ove venissero decise
Il Governatore della Federal Reserve, durante la testimonianza alla commissione bancaria del Senato, si è detto preoccupato dal debito pubblico che si trova su «una rotta insostenibile»
Come ampiamente atteso, la banca centrale ha chiuso il 2018 con un altro rialzo dei tassi, il quarto dell'anno in corso e il nono da quando, nel dicembre 2015, iniziò una graduale normalizzazione della politica monetaria americana
E' probabile che il governatore Powell - da mesi attaccato dal Presidente americano - resista alla pressione giunta da più parti affinché lasci i tassi al 2-2,25%, livello a cui furono portati lo scorso settembre con un aumento di 25 punti base