Una Fed «divisa» taglia i tassi, Trump attacca: «Powell non ha fegato». Lui: «Facciamo buon lavoro»
La mossa era ampiamente attesa, anche se l'inquilino della Casa Bianca avrebbe voluto un taglio maggiore dei tassi
NEW YORK (ASKANEWS) - La rotta dei tassi «non è predefinita». Una recessione è da escludere ma se l'economia Usa dovesse frenare, la Federal Reserve sarebbe pronta ad accelerare il passo con cui ha ripreso a tagliare il costo del denaro. Anche durante una crisi, però, la banca centrale Usa non arriverebbe a portare i tassi in territorio negativo. Se proprio, tornerà a comprare bond come fece durante la crisi del 2008. Sono questi i messaggi con cui Jerome Powell ha cercato di rassicurare i mercati, anche sulle iniezioni di liquidità realizzate negli ultimi due giorni per ridare fiato al mercato monetario statunitense.
La mossa era ampiamente attesa
Il governatore della Fed si è presentato alla stampa dopo l'annuncio della riduzione dei tassi di 25 punti base all'1,75-2%. La mossa era ampiamente attesa. Non lo erano le indicazioni di una Fed divisa: sui 10 membri del suo braccio di politica monetaria che hanno potere di voto, uno avrebbe tagliato i tassi di 50 punti basi e due li avrebbero lasciati laddove erano stati portati il 31 luglio scorso, quando furono tagliati per la prima volta dal dicembre del 2008.
La reazione iniziale dei mercati è stata negativa
Di fronte a una Fed spaccata, gli investitori hanno temuto che quello odierno fosse l'ultimo taglio dei tassi del 2019. Poi l'azionario si è ripreso, con Powell che ha ribadito la flessibilità della Fed a seconda di come andrà l'economia. Gli indici si sono risollevati nettamente dai minimi intraday anche grazie a un'altra dichiarazione di Powell: «La Fed potrebbe dovere riprendere la crescita del suo bilancio prima del previsto». C'è chi ha visto questa frase come la prova che prima o poi arriverà un quarto round di allentamento monetario. Per altri il riferimento era al mercato «repo», quello in cui le banche si finanziano overnight.
Trump lo attacca: «Non ha fegato»
Mentre ha tranquillizzato sulle recenti tensioni nel mercato monetario Usa ("non hanno conseguenze sull'economia» e la Fed «è pronta a intervenire, se necessario"), Powell ha incassato un altro attacco del presidente americano Donald Trump, che lo ha accusato di «non avere fegato», di avere «fallito» un'altra volta e di essere un «comunicatore terribile». L'inquilino della Casa Bianca avrebbe voluto un taglio maggiore dei tassi. Senza rispondere direttamente a colui che lo ha voluto al vertice della Fed, Powell ha difeso l'indipendenza dell'istituto centrale e il buon lavoro della banca centrale al servizio del popolo americano.
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