MotoGP Valencia, Francesco Bagnaia campione del mondo con la Ducati! La gara a Rins
Al venticinquenne torinese, alfiere della Ducati, è bastato controllare nel Gp di Valencia, ultimo della stagione, il risultato del rivale, Fabio Quartararo che ha chiuso al quarto posto. 50 anni con Agostini l'ultima doppietta italiana

VALENCIA - Francesco Bagnaia è campione del mondo di MotoGp. Al venticinquenne torinese, alfiere della Ducati, è bastato controllare nel Gp di Valencia, ultimo della stagione, il risultato del rivale, Fabio Quartararo che ha chiuso al quarto posto. Nessun problema per Bagnaia che, grazie al nono posto finale, ha conservato quei punti di vantaggio (ne aveva 22 prima dell'ultimo Gp per laurearsi campione del mondo). Valentino Rossi, nel 2009, l'ultimo italiano ad aggiudicarsi il mondiale. Di Casey Stooner, nel 2007, l'ultimo titolo della Ducati. Da quando esiste la MotoGp mai una doppietta italiana, moto-pilota. Di Giacomo Agostini, nel 1972 la doppietta con la Mv Agusta.
Alla fine conta quasi poco il successo di Rins che vince la gara di Valencia davanti a Binder e Martin. Il Gp è stato tutto all'insegna del duello a distanza tra Quartararo e Bagnaia. Subito scintille tra i due entrati in contatto con la Yamaha del francese che ha perso un pezzo d'ala nel sorpasso di Pecco a Quartararo. Rins resta stabilmente in testa con tre decimi di vantaggio su Martin, lo spagnolo della Suzuki sogna di concludere alla grande l'esperienza della casa giapponese in MotoGP. Bagnaia (6°) resta incollato a Quartararo (5°), tra i due ci sono appena due decimi di distacco. Quartararo prova il controsorpasso su Bagnaia, il francese lo infila e ritorna al 5° posto.
Quartararo si conferma tra i piloti più veloci in pista: il francese occupa stabilmente il 5° posto davanti a Bagnaia. L'italiano mantiene le posizioni Binder lo passa e gli soffia la sesta posizione. Al decimo giro caduta di Marc Marquez alla curva 8, per fortuna nessun problema per lo spagnolo, che si rialza senza problemi. L'uscita di Marquez rappresenta un «assist» per Quartararo, dato che il francese si avvicina al suo obiettivo, ovvero la vittoria: adesso è 4°, mentre Bagnaia è 6° e gestisce le gomme (anche Pecco ha guadagnato naturalmente una posizione, a lui basterà chiudere 14° per vincere il Mondiale).
A dieci giri dall'arrivo Binder passa Quartararo ed è quarto, Marini passa Bagnaia, ottavo. Davanti gara a sé con Rins, Martin e Miller nell'ordine. Al giro 22 Bagnaia lascia passare Bastianini, Enea ha un passo migliore: adesso Pecco è 9°, mentre Quartararo è 5°. La caduta di Miller e il ritmo indiavolato di Binder catalizzano gli ultimi giri. Gli occhi tutti su Bagnaia. Rins vince la gara di Valencia davanti a Binder e Martin. Quartararo chiude 4°, Bagnaia 9° al traguardo: Bagnaia e campione del mondo.
Un pilota italiano torna a vincere il Mondiale MotoGP 13 anni dopo Valentino Rossi (2009). La Ducati torna a vincere il Mondiale piloti 15 anni dopo Casey Stoner (2007). Un pilota italiano torna a vincere il Mondiale in top class su una moto italiana 50 anni dopo Giacomo Agostini su MV Agusta (1972).
Bagnaia: «La gara più dura della mia vita»
«Bagnaia campione del Mondo, suona bene». Scherza, il 25enne torinese, campione del mondo di MotoGp. Ma l'impresa che ha fatto entra nella leggenda con la sua storica rimonta su Quartararo. «Con Fabio siamo amici e sappiamo che dobbiamo lottare quando c'è da lottare, ma sempre con rispetto reciproco. Abbiamo lottato per lo stesso traguardo, sono davvero orgoglioso di aver fatto battaglia contro Quartararo questa stagione». Innanzitutto l'onore delle armi. Poi la liberazione: «È stata la gara più dura della mia vita e della mia carriera. Volevo arrivare tra i primi cinque, ma ho sofferto tanto e la moto era impossibile da controllare. L'importante è che sono campione, è una giornata incredibile. Sono davvero felice» le parole del neo campione.
Bagnaia ha poi aggiunto: «Emozione unica, abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo, a essere campioni. Non mi rendo conto, è incredibile ed è una delle emozioni più belle di sempre. Forse è stata una delle gare più difficili di sempre perché stavo lottando con Quartararo, poi ho perso l'aletta e ho sofferto tanto e contavo i giri al termine. Ho gestito, ho fatto fatica nelle curve a destra. Sono orgoglioso per essere arrivati qui con margine per poterci permettere quello che abbiamo fatto oggi».
«È stato un weekend devastante per me, ma nel warm up mi sono tolto davvero un peso perché sono tornato ad avere feeling. Ero preoccupato di arrivare 15°, ma stamattina siamo tornati alla moto di sempre. L'inizio gara mi ha fatto capire che abbiamo usato la giusta strategia, ovvero pizzicare Quartararo per far allungare il gruppo di testa. Ho fatto 3-4 sorpassi bellissimi con lui, ci siamo toccati e tutta l'azione è stata molto bella. Avevamo margine per arrivare davanti, ma sapere che lui poteva vincere e io potevo incappare in qualche errore mi ha preoccupato. Abbiamo gestito, limitato i rischi ed è stato bello».
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